“L’ospedale di Spoleto è uno dei sette dove il Ministero ha deciso di investire per una riorganizzazione delle terapie intensive come Dea di primo livello, le implementazioni susseguenti sono perciò necessarie e, aggiungo, dovute”. Così l’assessore regionale alla Sanità Coletto è intervenuto martedì durante il question time in consiglio regionale.
A sollecitare l’intervento dell’assessore sul San Matteo degli Infermi la vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Paola Fioroni.
“Abbiamo un debito di riconoscenza verso questo ospedale – ha sottolineato Coletto – e va ricollocato secondo prospettive che saranno definite al più presto, nell’ottica della differenziazione delle identità dei vari plessi: non potrà essere uguale a quello di Foligno, che si trova a dieci minuti di macchina. Quello di Foligno-Spoleto sarà un polo unico che poggia su due gambe con compiti diversi, con l’emergenza-urgenza a Foligno e il recupero di tutte le funzioni ospedaliere a Spoleto, dando continuità a chirurgia, oncologia, radioterapia, anche con un nuovo generatore lineare per potenziare le prestazioni, da 30 a 40 al giorno. È prevista la riattivazione del punto nascita, stiamo recuperando personale per ginecologia e pediatria. L’ospedale San Matteo degli infermi sarà un caposaldo della regione e servirà tutta la Valnerina”.
“L’ospedale San Matteo degli infermi di Spoleto ha un ruolo strategico ed irrinunciabile non solo per il proprio ampio bacino di utenza, ma per l’intero sistema sanitario regionale. Per questo motivo nella seduta Question time di oggi è stata discussa la mia interrogazione con la quale ho chiesto alla Giunta gli intendimenti sul potenziamento, la riqualificazione e specializzazione dell’Ospedale di Spoleto affinché anche nella massima assise regionale si potessero avere ulteriori rassicurazioni riguardo il percorso di valorizzazione del nosocomio spoletino, la cui riconversione da ospedale Covid 19 è iniziata in queste settimane, rispettando puntualmente quelli che erano gli impegni precedentemente assunti dall’amministrazione regionale”. Così Paola Fioroni (Lega-vicepresidente Assemblea legislativa).
“Il contributo che il San Matteo degli Infermi ha garantito durante la pandemia – spiega Paola Fioroni – con trattamenti competenti ed efficaci della patologia da Covid-19 sia nello stadio di acuzie che di post acuzie, unitamente all’erogazione di numerose prestazioni non Covid, ha confermato il ruolo irrinunciabile dell’Ospedale di Spoleto. Ricordiamo come la nostra regione abbia vissuto momenti difficili per l’esito dei contagi dati dal repentino sviluppo dell’epidemia da Covid 19 soprattutto dall’autunno 2020 e come sia stato necessario coinvolgere DEA di primo livello come il San Matteo perché già dotato di reparti e strumenti più idonei alla gravità delle ospedalizzazioni da Covid 19”.
“L’assessore Coletto, rispondendo alla mia interrogazione – sottolinea Fioroni – ha infatti ricordato come l’ospedale spoletino sia fra i sette su cui il Ministero intende investire ed ha delineato il suo futuro percorso altamente qualificante in una logica di specializzazione e di integrazione territoriale ed ospedaliera con Foligno. Sono già stati riattivati numerosi reparti ospedalieri, tenendo conto che l’attività del day hospital oncologico e di ben 24 tipologie di prestazioni ambulatoriali non è stata mai interrotta – continua la Fioroni- solo nel secondo semestre del 2020 in cui vi è stata la trasformazione Covid, c’è stato un aumento di 26mila prestazioni erogate (dati CUP) e quelle che erano state sospese nella prima fase Covid sono state tutte recuperate. Va inoltre ricordato che nel PNRR sono stati previsti stanziamenti per gli adeguamenti strutturali e sismici, ed a breve si procederà con gli adeguamenti e ammodernamenti che le amministrazioni regionali precedenti non hanno assicurato ad una struttura strategica come quella di Spoleto.”
“Accogliamo quindi con grande soddisfazione le parole dell’Assessore Coletto – continua Fioroni – in merito alla riattivazione e mantenimento del punto nascite e sull’arrivo del nuovo acceleratore nucleare per la radioterapia. Questa Giunta regionale sta dando seguito al piano strategico per l’ospedale con i fatti, e siamo pertanto certi che le parole dell’assessore, ascoltate in Assemblea, si tradurranno in ulteriori passi concreti, in considerazione anche della stesura definitiva del nuovo Piano Socio-Sanitario regionale”.
“Non ci interessa chi specula sulle vicende dell’ospedale di Spoleto per meri fini propagandistici, – conclude Paola Fioroni – perché nella Lega c’è sempre chi lavora in silenzio per il raggiungimento degli obiettivi necessari per la salute dei cittadini del comprensorio spoletino, e questo continueremo a fare insieme ai rappresentanti locali del partito, impegnandoci per la valorizzazione dell’ospedale e per garantire i servizi sanitari ai cittadini”.
(Ultimo aggiornamento alle 22.57)