E’ finalmente iniziato l’iter per la pubblicazione del bando di concorso per i Primariati di Chirurgia generale e di Anestesia è iniziato. La notizia, molto attesa a Spoleto, è stata resa nota dal Tribunale dei Diritti del Malato, istituzione molto attiva nella salvaguardia delle eccellenze del presidio ospedaliero della città del Festival. “Il bando – si legge nel comunicato stampa diramato alle redazioni – è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Umbria e, a breve, lo sarà sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana; dopo la pubblicazione ci saranno trenta giorni di tempo per presentare le domande e, al termine, la selezione.
Il T.D.M. ha accolto con soddisfazione la notizia, “anche se – fanno sapere i referenti – le rassicurazioni ricevute più volte avrebbero richiesto una maggiore sollecitudine. Nel frattempo, infatti, un chirurgo dell’ospedale di Spoleto è stato nominato primario all’ospedale di Arezzo: siamo contenti per lui, un po’ meno per noi, tuttavia la Chirurgia di Spoleto non è in difficoltà perché i chirurghi che si sono formati alla prestigiosa scuola del dott. Luciano Casciola sono tutti in grado di rispondere al meglio ai requisiti richiesti dal bando”.
“A Spoleto – si legge ancora – si pratica la Chirurgia generale dei grandi interventi secondo le tecniche mininvasiva, laparoscopica, robotica, quindi Spoleto non ha bisogno di un chirurgo operante in uno specifico settore ma proprio di un primario di Chirurgia generale in grado di continuare l’opera del dott. Casciola che ha reso famoso in tutta Italia, e non solo, il nostro ospedale. Giunto molto giovane a Spoleto con l’entusiasmo tipico dei giovani, la voglia di aggiornarsi e di sperimentare nuove tecniche, ha raggiunto la fama che giustamente merita ed ha lasciato in eredità, all’ospedale di Spoleto i suoi allievi e collaboratori della cui preparazione ed esperienza oggi si avvalgono i pazienti di tutta la Regione. Con la speranza che il concorso possa concludersi al più presto, il T.D.M. e l’intera città si augurano che il criterio di valutazione sia esclusivamente quello delle capacità e del merito”.