L’ospedale Pantalla torna ancora al centro del dibattito politico non solo locale, ma anche regionale, dopo lo smantellamento della postazione notturna del 118, post Covid.
La questione è stata posta dal capogruppo del Movimento 5 stelle, Thomas De Luca: “Prendiamo atto che l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, continua ad ignorare la gravità del problema relativo ai ritardi nell’intervento dei mezzi di soccorso del 118”, attacca l’esponente pentastellato, dopo il question time discusso ieri dall’Assemblea legislativa in cui ha denunciato la “carenza strutturale di presidi, mezzi e risorse del servizio di emergenza/urgenza”.
Per De Luca si tratta di “un argomento che purtroppo riguarda tutti e la cui importanza è legata a tutte le segnalazioni ricevute in questi mesi. Situazione che si incrocia con la mancanza di presidi sui territori nell’arco della giornata: molti ridotti alle sole ore del giorno, altri senza sorveglianza medica nel fine settimana. La dimostrazione plastica – argomenta – è lo smantellamento della postazione notturna del 118, post-Covid, nella Media Valle del Tevere dove il 48 per cento degli interventi supera i 20 minuti massimi previsti dalla legge”.
L’assessore Coletto, durante il question time ha risposto che il caso della donna di 82 anni di Terni, soccorsa dopo oltre 40 minuti con un’ambulanza proveniente da Marsciano, dopo essersi rotta il femore, è stato dovuto al fatto che in quel momento tutte le ambulanze erano impegnate in altri interventi, tutti di codice giallo o rosso. Assicurando che l’11 giugno si riprenderà a discutere del piano di aumento dei mezzi per il potenziamento delle aree di soccorso. E ribadendo che nel 2018 l’Umbria era stata dichiarata adempiente per quello che riguarda i tempi di intervento previsti dalle linee guida.
“Ma il problema che l’assessore continua ad ignorare – sottolinea il capogruppo pentastellato – è soprattutto sui territori. Ad Orvieto il 51 per cento degli interventi avviene in un tempo superiore a 20 minuti, a Pantalla il 48 per cento, ad Avigliano il 42 per cento, ad Amelia il 39 per cento, a Guardea il 42 per cento, a Ferentillo il 38 per cento. Numeri superiori rispetto alla media regionale. È ovvio che nelle grandi città non c’è lo stesso livello di criticità di queste zone”.
“Per tutta risposta – commenta De Luca -, al problema già sollevato da un’interrogazione del Movimento 5 Stelle, la Giunta ha appena deciso di smantellare il presidio medico nella Media Valle del Tevere aggravando ancor di più la precaria situazione dei territori. Non capiamo – conclude – come mai questa situazione di assoluta priorità non sia messa al primo posto dell’agenda delle Esecutivo regionale”.