Cinque posti della struttura del prof De Robertis per accogliere pazienti con problematiche internistiche, chirurgiche e traumatologiche
La riduzione dei pazienti Covid all’ospedale di Perugia (76 i ricoverati, di cui 17 in terapia intensiva) consente di riconvertire alcuni posti letto in Terapia intensiva 2 per accogliere pazienti con problematiche internistiche, chirurgiche e traumatologiche che necessitano di assistenza intensiva.
Grazie alla moderna struttura modulare e molto versatile della terapia intensiva, a compartimenti, è stato possibile convertire in piena sicurezza 5 posti letto per pazienti cosiddetti “bianchi” (cioè non infettati dal Coronavirus) e continuare riservare gli altri 11 ai pazienti Covid positivi.
“La situazione attuale della pandemia – spiega Marcello Giannico, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia – mostra un andamento che tende a ridurre la pressione sui ricoveri Covid quindi abbiamo potuto attuare una rimodulazione elastica dei posti letto di terapia intensiva. Le aree compartimentali del reparto di Terapia Intensiva 2, diretto dal prof. Edoardo De Robertis, sono dotate di un sistema di areazione indipendente e garantiscono una diversificazione dei percorsi in massima sicurezza permettendo una rimodulazione in breve tempo in base alla domanda dei posti Covid. Lo sforzo organizzativo – conclude – è notevole e per questo ringrazio il personale sanitario che si trova a dover fronteggiare questi continui adattamenti dell’organizzazione”.