Foligno

Ospedale di Foligno, manca il personale: è allarme

L’ospedale di Foligno torna al centro del dibattito politico e istituzionale della città. L’allarme iniziale è lanciato dalla consigliera regionale del Pd, Donatella Porzi, che ha presentato una interrogazione sul tema per chiedere spiegazioni su “sovraffollamento dei degenti, gravi carenze di organico infermieristico, individuazione aree grigie per sospetti positivi al Covid in reparti e zone non idonee”.

Interrogazione di Porzi

L’Ospedale ‘San Giovanni Battista’ di Foligno – commenta Porzia marzo è stato inserito nella rete Covid. Successivamente anche l’Ospedale ‘S. Matteo degli Infermi”’ di Spoleto è stato individuato come Ospedale Covid, nonostante fosse stato precedentemente individuato dalla Giunta regionale presidio presso il quale riorganizzare i servizi ospedalieri, a partire dalla chirurgia, tranne quella di urgenza, non più attivi presso l’Ospedale di Foligno. Il Piano di riconversione dell’Ospedale di Foligno in Ospedale misto Covid e non Covid è stato elaborato a seguito di una approfondita analisi della situazione che ha coinvolto sia la Direzione della Asl 2 Umbria che i dirigenti medici e primari dell’Ospedale. Tale riorganizzazione ha palesato in questi mesi una insufficiente programmazione e gestione delle situazioni di rischio e criticità”.

Le carenze dell’ospedale, secondo Porzi

Risulta carente – spiega Porzi -,  in particolare nel pomeriggio, la presenza di adeguato numero di personale infermieristico nonostante le numerose segnalazioni pervenute alla direzione dell’Ospedale. Il personale che è risultato positivo e il personale che ha usufruito, secondo norme contrattuali ed Istituti previsti dalla Legge, dell’astensione dal lavoro, non sono stati adeguatamente sostituiti creando disagio e sovraccarico nei confronti del personale operante”. “Nelle stanze – stigmatizza la consigliera Dem –  risulterebbero presenti contemporaneamente quattro pazienti, cosa che disattenderebbe in maniera inequivocabile le disposizioni impartite dalla Dirigenza dell’Ospedale che indicherebbe un massimo di 3 pazienti per stanza. Questo, congiuntamente al mancato controllo di tale disposizione e il sovraffollamento dei parenti in visita, aggraverebbe il rischio di contatto con persone potenzialmente positive al Covid 19 in pazienti le cui difese immunitarie potrebbero essere già compromesse”. “Sono state individuate aree grigie – osserva Porzi -, dove posizionare pazienti sospetti di Covid 19, nel reparto di chirurgia, decisione molto pericolosa. Infatti, alcuni pazienti presenti nelle aree grigie sono risultati positivi al Covid 19 e, solo successivamente, spostati nell’apposita area Covid”.

Tribunale diritti del malato

Sul tema dell’ospedale, si registra anche la lettera che le sezioni di Spoleto e Foligno del Tribunale per i diritti del malato hanno inviato al direttore generale Usl Umbria 2 Massimo De Fino.

La lettera

Egregio Direttore, sottoponiamo alla sua attenzione una problematica grave che ci viene evidenziata da più parti relativa alla qualità dell’assistenza personale nell’ospedale San Giovanni Battista di Foligno. Risulterebbe infatti una grave inadeguatezza quantitativa di personale OSS in servizio nei reparti, tanto che i pazienti senza le badanti personali o con familiari non ammessi causa Covid, sarebbero di fatto abbandonati a se stessi dal punto di vista delle cure personali ed igieniche. Ciò condurrebbe a gravi conseguenze per i pazienti allettati, di cui i familiari si rendono conto spesso solo all’atto delle dimissioni. Le chiediamo signor Direttore di voler prontamente verificare questa segnalazione, anche rispetto ad una possibile correlazione con la presa in carico da parte dell’ospedale di Foligno di un numero superiore di pazienti per la trasformazione dell’ospedale di Spoleto in Covid hospital. La situazione ci viene segnalata da più parti.Siamo certi che vorrà quanto prima fornire ai cittadini un adeguato chiarimento.