Terni

Ospedale e Pronto Soccorso Terni, M5S e PD presentano interrogazioni | Ore ‘di fuoco’ per Chiarelli

Ospedale di Terni: “Pazienti ricoverati nei corridoi, il Pronto Soccorso convertito in terapia intensiva, il personale allo stremo per i carichi di lavoro e gli straordinari continui che non permettono ferie né riposi” – il Movimento 5 Stelle deposita un’interrogazione urgente alla giunta regionale per far luce sulle criticità del “Santa Maria” che, in questi ultimi giorni, hanno agitato la politica locale e regionale anche relativamente alla situazione del Pronto Soccorso. Anche il capogruppo del Pd, Francesco Filipponi, ha presentato un’interrogazione alla giunta comunale di Terni per “sapere, in relazione al ruolo del Sindaco, se si ritiene idonea ed opportuna, anche in relazione alle normative a garanzia della sicurezza del personale sanitario, la individuazione degli spazi descritti aggiuntivi al Pronto Soccorso dell’Az. Osp. di Terni; quali azioni si intendono chiedere all’azienda ospedaliera al fine di evitare episodi di sovraffollamento dell’area del pronto soccorso”

M5S sui posti letto del Pronto Soccorso

“Gli accessi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Terni continuano ad essere molto alti e la possibilità di ricoveri nei reparti è limitata dalla mancanza di posti letto liberi – si legge nel documento dei pentastellati – Stiamo assistendo, proprio in questi giorni, ad un sovraffollamento degli spazi del Pronto Soccorso con pazienti che restano sui barellini anche per un giorno intero a causa della diminuita capacità di ricovero dell’ospedale ormai saturo. Per questo chiediamo alla giunta regionale che fine abbia fatto il modulo operativo e funzionante, posto di fronte al Pronto Soccorso, con funzione di terapia intensiva per i pazienti Covid che a quanto risulta sarebbe inutilizzato da marzo 2021”.


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Chiarelli ancora nel mirino

“Eppure il direttore dell’azienda ospedaliera – si legge ancora nella nota del M5S – sostiene che ci sia stato un aumento nel numero del personale, in particolare degli infermieri, rispetto agli anni precedenti. Chiediamo quindi se corrispondano al vero le notizie riguardo pazienti ricoverati nei corridoi dei vari reparti, se esiste una procedura per il trasferimento dei pazienti con livello di assistenza bassa in altre strutture come Narni, Amelia, Spoleto o Foligno. Infine – conclude la nota – se corrisponde al vero che c’è un aumento del lavoro straordinario, turni saltati e ferie revocate del personale infermieristico”.

L’interrogazione del Pd sul Pronto Soccorso

Anche a livello locale da Palazzo Spada arrivano segnali rispetto alla situazione di criticità che sta vivendo il Pronto Soccorso del “Santa Maria”. Francesco Filipponi, caporgurppo del Pd, ha presentato un’interrogazione relatova all’azienda ospedaliera di Terni cbe “al fine di ricavare ulteriori posti di rianimazione all’interno della stessa, per far fronte all’emergenza Covid-19 ha notevolmente ridotto negli scorsi mesi gli spazi del Pronto Soccorso” . Nel documento del Pd si legge ancora

  • Il Documento di Valutazione Rischi (DVR) dell’Azienda Ospedaliera inserisce il Pronto Soccorso tra le aree a più alto rischio Covid-19, il cui personale necessiterebbe pertanto di dispositivi di sicurezza ed ambienti di lavoro adeguati, mentre i nuovi spazi individuati risultano essere spesso privi di ricambio d’aria, vista la loro natura di locali da stoccaggio, sprovvisti di aperture naturali e dei sistemi di aspirazione necessari per evitare i rischi di contaminazione;

Assunzioni e affollamento del PS

Filippono specifica inoltre che:

  • le nuove assunzioni tra il personale infermieristico non hanno apportato un necessario incremento nella dotazione di maestranze rispetto alle reali necessità, non riuscendo le stesse a coprire né i pensionamenti né le fughe verso le altre regioni, le quali hanno provveduto alle stabilizzazioni in tempi adeguati; tali nuove unità spesso vengono assegnate direttamente nelle aree critiche sovente in assenza di un adeguato tutoraggio e accompagnamento da parte del personale esperto;
  • appare quantomeno singolare che nel mentre si facevano investimenti per ampliare le terapie intensive non si fosse pensato a dotare i nuovi spazi del Pronto Soccorso, ancorché insufficienti, di idonee strumentazioni tese a favorire il necessario ricambio di aria;
  • che tutto ciò descritto nelle premesse ha evidenziato nei giorni scorsi episodi di sovraffollamento dell’area del pronto soccorso;