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Ospedale di Terni, reimpiantata mano a 57enne | Intervento durato 7 ore

Intervento di eccellenza al Santa Maria di Terni, dove a seguito di un gravissimo infortunio domestico è stata reimpiantata una mano ad un 57enne di Scheggia e Pascelupo.

L’uomo, lo scorso 4 ottobre, stava utilizzando a casa uno strumento meccanico per tagliare la legna, quando ha riportato un’amputazione a livello delle articolazioni metacarpofalangee del secondo, terzo, quarto e quinto dito della mano sinistra.

Soccorso e trasportato dai parenti al Pronto Soccorso dell’ospedale di Branca, è stato qui assistito dai sanitari che, considerata l’importanza dell’infortunio, hanno richiesto il trasferimento al centro di riferimento regionale per la chirurgia della mano, l’ospedale Santa Maria di Terni. Vista l’estrema gravità della lesione, è stato attivato il trasporto in urgenza con l’elisoccorso, che ha permesso al paziente di arrivare prima all’aviosuperficie di Maratta e poi in sala operatoria.

L’intero gruppo operatorio di Chirurgia della Mano si è alternato al tavolo operatorio. Il responsabile, il dottor Luca Braghiroli e i colleghi, il dottor Lorenzo Bocchino, la dottoressa Elisabetta Frassinella e il dottor Giuseppe Mosillo, hanno lavorato al microscopio operatorio stabilizzando le fratture, suturando tendini, arterie e vene, il tutto costantemente coadiuvati dall’anestesista, la dottoressa Anastasia Andreani e dagli infermieri di sala Armadori e Lucidi.

Un complesso lavoro di equipe che ha consentito di portare a termine un pieno risultato, ultimando il reimpianto in circa 7 ore di lavoro. Il paziente è in buone condizioni e nelle prossime ore sarà valutato il quadro nell’ottica di un potenziale recupero della funzione della mano operata.

Solo in centri di Chirurgia della Mano di alta specialità con servizio di reperibilità h24, come fortunatamente abbiamo qui a Terni – spiega il dottor Braghiroli è possibile prendere in carico sia lesioni di tale portata che tutta la restante patologia della mano, garantendo al nostro territorio un servizio che pochi centri, appena 16 in tutto il territorio nazionale, sono in grado di offrire”.