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Ospedale di Terni, la riqualificazione passa per le nuove tecnologie

di Mirco Diarena

È stato presentato questa mattina, presso la sala conferenze del Santa Maria, lo stato dell’arte del programma di ristrutturazione e riqualificazione dell’ospedale di Terni. Assieme al Direttore generale del nosocomio ternano Andrea Casciari, che con un’ampia panoramica ha rappresentato la dimensione attuale e futura del Santa Maria. Sono intervenuti l’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, il Direttore generale regionale alla Salute e Coesione Sociale Emilio Duca, il Direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera Santa Maria Leandro Bartolucci e il Direttore Amministrativo Riccardo Brunetta.

Come ha spiegato il Dott. Casciari il progetto di riqualificazione del Santa Maria prevede un costo complessivo di 44 milioni di euro. L’opera, iniziata nel gennaio 2014, dovrebbe essere portata a termine entro il 2016 e si propone di cambiare radicalmente tutto il complesso ospedaliero. Il restyling non riguarda esclusivamente la parte strutturale, anche se parte delle risorse serviranno a migliorare l’aspetto di un ospedale certamente non più nuovo, ma piuttosto la parte strumentale. Gli investimenti più ingenti infatti sono stati fatti sul settore delle tecnologie.

“Ad oggi – ha spiegato il Direttore generale del Santa Maria Andrea Casciari – il 34% del progetto di riqualificazione è stato già realizzato e il restante 66% sarà portato a temine nel giro di un anno.

Il progetto prevede diverse azioni di riqualificazione: il rifacimento delle facciate della struttura, la riasfaltatura del parcheggio, la bonifica dell’amianto, l’adeguamento alle norme antincendio e ancora l’acquisto di una nuova TAC per il pronto soccorso, il rinnovamento dei reparti di Radiologia, Chirurgia Vascolare e Dialisi”. Fra le tante opere in cantiere è prevista anche la realizzazione di una nuova sala d’attesa nel reparto di Rianimazione, la ristrutturazione della mensa, dell’obitorio e di una parte degli uffici amministrativi.

Modifiche anche alla viabilità, interna ed esterna. “È stato introdotto – ha spiegato Casciari – un sistema più ordinato attraverso l’istituzione di un senso unico che permette una viabilità meno caotica e c’è stata l’ordinanza del sindaco che ha consentito di parcheggiare ai lati della carreggiata della via principale che porta all’ospedale. Il problema parcheggi non è ancora stato risolto ma la situazione comunque sta volgendo verso un progressivo miglioramento.

Per quanto riguarda la viabilità interna, il collocamento di due nuovi ascensori ha permesso di risolvere il problema della mobilità verticale dell’ospedale”.

Una delle novità tecnologiche che miglioreranno la qualità del servizio offerto dal Santa Maria è rappresentata dal progetto di identificazione del paziente, un metodo veloce e innovativo che permetterà di visualizzare la cartella clinica del malato con un semplice clic. Il paziente sarà abbinato ad un codice identificativo che lo seguirà in tutti i reparti (Radiologia, Analisi, Endoscopia, Anatomia Patologica, Sala Operatoria ecc..) e che permetterà agli operatori di visualizzare immediatamente su un computer le condizione cliniche del degente.

“Il decreto 70 sugli standard ospedalieri – ha proseguito il Direttore regionale alla Sanità, Emilio Duca – e i tagli di 2,5 milioni di euro alla Regione hanno cambiato completamente le carte in tavola. Se oggi riusciamo a fare programmazione è solo grazie alla stabilità del nostro sistema sanitario. Con queste premesse non bisogna guardare molto ai contenitori, ci saranno ospedali più belli e più brutti, ma ai contenuti, è lì che sta la qualità”.

Anche l’assessore alla Sanità Luca Barberini, alla prima uscita ufficiale in una struttura ospedaliera, ha sottolineato come ancora in Umbria sia possibile investire nonostante i sempre maggiori vincoli: “I tagli ci preoccupano – ha commentato – ma non ci tolgono il sonno. I nostri conti sono a posto grazie ad una gestione delle risorse attenta e oculata. Non ci portiamo dietro debiti e quindi possiamo guardare avanti con fiducia”. Barberini ha anche sottolineato come sia importante riportare l’attività di programmazione nelle sedi politiche opportune. “L’Umbria – ha proseguito – ha la fortuna di avere tanti bravi direttori sanitari ma malgrado le loro grandi capacità possono avere solo una visione parziale, per una progettazione corretta serve una visione globale che può appartenere solo all’assessorato che deve avere il coraggio di attuare scelte difficili.

Al termine della conferenza l’assessore alla Sanità accompagnato dai responsabili del Santa Maria ha voluto personalmente constatare lo stato di avanzamento dei lavori complimentandosi con Casciari e rassicurandolo sul fatto che dopo questa prima fase di interventi la Regione non lascerà solo il Santa Maria.