Aumentano le prestazioni di eccellenza e il valore delle prestazioni, calano i tempi di presa in carico dei pazienti al Pronto soccorso e gli indicatori Mes tendono tutti al positivo: sono questi i numeri che riguardano l’attività dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni nei primi otto mesi del 2023 rispetto agli anni precedenti.
A fare il punto della situazione il direttore generale, Andrea Casciari, che si è insediato l’11 settembre 2022. Presenti al tavolo anche il direttore generale della Usl Umbria 2, Massimo De Fino, e il direttore regionale della Sanità umbra, Massimo D’Angelo.
Nel 2023 il numero dei ricoveri arriva a 16.026 unità, in crescita rispetto al 2022 (15.274), mentre rispetto al 2019, anno pre-Covid, il dato era di 18.749. In questo scenario, il valore dell’attività nel 2023 sale a 61.120.134 euro, rispetto ai 57.474.270 del 2022. I ricoveri del 2023 sono diminuiti rispetto al 2019, ma il valore economico dell’attività è sostanzialmente lo stesso: le prestazioni, dunque, hanno un valore più alto in termini di eccellenza. In questo contesto, il valore dell’attività chirurgica sale a 40.055.485; 35.503.240 nel 2022, 39.488.255 nel 2019.
Il numero di accessi nel 2023 ha segnato un aumento (31.344) sia rispetto al 2022 (26.562) sia rispetto al 2019 (29.989). In questo contesto, scende il tasso di ricovero per gli accessi al Pronto soccorso, fino al 23.3%, rispetto al 28.5% del 2022 e al 27% del 2019. Ciò a significare che aumentano gli accessi al Pronto soccorso ma il filtro che la struttura compie è molto più efficace rispetto agli anni precedenti, e questo porta a ricoveri in discesa. In questo contesto, aumentano anche i casi di accesso in Obi, l’Osservazione Breve Intensiva, fino a 1.260, anche questo a testimonianza di un miglior filtro. Per quanto riguarda il tempo di presa in carico al Pronto soccorso, nel 2022 era di 75 minuti, nel 2023 scende a 68, mentre nel 2019 era di 96 minuti. Tutti questi dati derivano anche dall’attività dell’ambulatorio dei codici verdi e bianchi, istituito nell’aprile scorso, diventato ormai un modello di riferimento anche per altre aziende ospedaliere nazionali. Rispetto agli accessi al Pronto soccorso per provenienza geografica, il 67% dei pazienti arriva dal distretto di Terni, oltre il 30 per cento da fuori (12% da fuori regione, 3% dalla provincia di Perugia, 17% da Narni-Amelia-Orvieto).
Il raffronto tra gli indicatori del 2023 e quelli 2022 vede un miglioramento su quasi tutte le voci.
“I numeri – spiega il direttore generale Casciari – evidenziano che il percorso virtuoso messo in campo dal momento del mio insediamento continua a pieno regime. Gli indicatori sono sostanzialmente tutti in forte miglioramento e la nostra azienda, che sta lavorando al massimo delle sue potenzialità, sta ottenendo risultati che come Dea di secondo livello non aveva mai raggiunto”.
“Certamente le difficoltà non mancano, e su questo fronte lavoriamo sempre più a stretto contatto con la Regione e con le altre realtà sanitarie e ospedaliere umbre”.