Sabato 17 novembre, in occasione delle giornata mondiale sulla prematurità, il personale della struttura di Pediatria Neonatologia e TIN dell’ospedale di Terni, in collaborazione con l’Associazione Tempus Vitae, ha organizzato una mattina di riflessione per condividere con genitori e familiari informazioni utili ad affrontare nel migliore dei modi i problemi che comporta una nascita pretermine nei primi mesi di vita del bambino. L’appuntamento si svolgerà presso la “Porta Magica” situata all’ingresso del reparto di Pediatria e inizierà alle ore 11 con un intervento della dottoressa Federica Celi, responsabile della struttura, per proseguire con letture animate a cura dell’Associazione Tempus Vitae e la visione degli album fotografici dei piccoli prematuri.
Per l’occasione è previsto, in via del tutto eccezionale, l’ingresso dei parenti dei bambini ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale dalle ore 11 alle 13, nel rispetto delle misure di sicurezza che prevedono lavaggio accurato delle mani ed uso di cappa monouso.
“Si tratta di un’importante occasione di confronto per tutte quelle famiglie – spiega la dott.ssa Federica Celi – che si trovano o si sono trovate a dover fare i conti con le nascite premature. Una problematica molto diffusa, basti pensare che nel mondo il 10% dei bambini viene alla luce prima del termine previsto per la gravidanza”. All’ospedale di Terni la presenza di prematuri è anche più alta rispetto alla media nazionale, perché comprende anche i trasferimenti da ospedali limitrofi dove non è presente la Terapia intensiva neonatale. Nel 2017 la TIN ha accolto 189 neonati di cui almeno 170 prematuri e di questi 18 erano al di sotto dei 1500 grammi di peso. In generale il 20% circa dei prematuri ha un peso inferiore ai 1500 grammi ed un 2-3% ha un peso addirittura inferiore ai 1000 grammi.
“Le principali problematiche che i bambini nati pretermine, e quindi le famiglie, devono affrontare nei primi mesi di vita – aggiunge la dottoressa Celi – riguardano difficoltà nella respirazione con distress respiratorio, per immaturità polmonare, nella termoregolazione e nell’alimentazione. Inoltre non vanno sottovalutati l’alto rischio infettivo, l’ittero e l’anemia. Nei gravi prematuri sono possibili anche problemi di tipo visivo, legati all’immaturità vascolare degli occhi, e i rischi di emorragie cerebrali”.