Con una lettera indirizzata al Direttore generale della Asl 3 di Foligno e per conoscenza ad una serie di soggetti istituzionali tra i quali il presidente della Giunta regionale e il commissario straordinario di Norcia, il consigliere provinciale del Partito Socialista Lorenzo Delle Grotti porta a conoscenza “che presso l'Ospedale di Territorio di Norcia permangono alcune preoccupanti carenze che impediscono il regolare funzionamento dei vari servizi ospedalieri”. “L'attuale organizzazione del servizio Anestesiologico – si legge nella missiva – che da qualche tempo si avvale anche della collaborazione di anestesisti provenienti da altri ospedali della Asl, non risulta funzionale alle esigenze del nostro Ospedale, in quanto discontinuo nel corso della settimana e troppo spesso non consente di effettuare la week surgery in quanto il reparto di Chirurgia può contare di fatto su un unico anestesista a fronte delle 3 unità in servizio fino al 30/04/2007. Ma soprattutto viene messa a rischio la vita della nostra gente che non può contare su un anestesista-rianimatore 24 ore su 24, presenza indispensabile in una zona isolata come la nostra. Per queste ragioni ritengo che l'Anestesista che sostituisce l'infortunato Dott. Luchetti debba svolgere servizio a Norcia (dove è in organico) e non arbitrariamente a Foligno, mettendo fine a questo atto d'imperio portato avanti dalla Direzione Sanitaria che arreca danno ai nostri servizi sanitari e offende la dignità di noi Amministratori che rappresentiamo questa comunità che vorrebbero avere la certezza del rispetto degli atti di indirizzo politico come il Piano Sanitario regionale e il PAL Aziendale e quindi di un organico del personale certo. Sulla base di questi principi vorrei sapere se codesta Direzione si sta attivando fin da adesso per sostituire il Primario Medico che il prossimo 1° settembre andrà in pensione, al fine di dare continuità ed efficienza ad un reparto che in questi anni ha dato risposte adeguate e competenti all'utenza. Debbo inoltre registrare seri problemi presso il Consultorio e il Servizio Ginecologico che vanno al di là della malattia ginecologica, ma che traggono origine dall'ennesimo trasferimento di personale da Norcia a Foligno, in questo caso quello della ginecologa stessa, e la sostituzione con accessi saltuari di medici provenienti da fuori zona che coprono limitatamente le esigenze dell'utenza della Valnerina, una situazione che sta generando la giusta protesta delle nostre donne. Da ultimo, faccio presente le continue carenze e disfunzioni dei poliambulatori, dove la certezza, la continuità e la puntualità del servizio non sono una regola, fatto questo che crea ilarità fra la gente troppo spesso costretta per queste carenze ad andare fuori zona o presso strutture private con i costi per i cittadini che ne derivano. Resta difficile per noi rappresentanti della Valnerina sopportare una situazione fatta di carenze diffuse di personale sanitario e di moderne apparecchiature, che stride con l'altra realtà dell'Asl 3, quella di Foligno e Spoleto, dove periodicamente assistiamo all'apertura di nuove strutture, di nuovi reparti e servizi. Togliere un medico da una struttura di base come la nostra spesso vuol dire eliminare un servizio o mettere in crisi un intero reparto. Per il nostro territorio l'Ospedale va ben oltre il servizio erogato, è la sua vita, la sua storia che affonda le radici nella Scuola Chirurgica di Preci e oltre. Far morire l'Ospedale vuol dire far morire la zona. Chiedo pertanto che si attivi quanto prima un tavolo istituzionale per affrontare e risolvere queste problematiche, anche nella prospettiva del nuovo Piano Sanitario Regionale”.