L’ordinanza della presidente Donatella Tesei che proroga fino al 21 maggio prossimo lo stato temporaneo di Ospedale Covid del San Matteo degli Infermi, congiuntamente al comunicato stampa che annuncia la riapertura dei servizi a partire dal giorno successivo, ha riportato il sereno nel cielo della città del festival, con comunicati positivi della politica, anche se non manca qualche posizione critica (sempre meno per la verità) specie da chi confonde il mezzo (la protesta cavalcata a fini di consenso) con il fine (la tutela del nosocomio).
Certo i due atti firmati dalla governatrice (uno per Spoleto e l’altro per Pantalla) hanno spiazzato quanti si accingevano a scendere in piazza, nel giorno stesso in cui decadeva la precedente ordinanza che aveva prorogato al 30 aprile lo stato di emergenza.
Solo una fortunata coincidenza, in questo periodo drammatico, visto che, dati alla mano, la pandemia sta al momento regredendo (qui i dati aggiornati); anche se il comitato scientifico della regione teme una quarta ondata per la fine della prossima estate.
Tuttoggi aveva anticipato la notizia della riapertura nei due presidi di quasi tutti i servizi e gli atti usciti mercoledì da palazzo Donini lo hanno confermato.
Ospedale covid, lavori già in corso
La Usl in tal senso si sta già muovendo. Da inizio settimana la Rsa, che occupava i primi due piani dell’ospedale, è stata trasferita proprio per consentire la ripresa della chirurgia (spostata al terzo piano, ostetricia e ginecologia, reparti che dovrebbero tornare attivi entro l’estate). Da ieri pomeriggio quindi si programma la sanificazione di questa ala ma anche delle sale operatorie e della ortopedia.
Politica segue le decisioni della Regione
La decisione della Regione, a trazione leghista, trova tutto sommato soddisfatta la maggior parte dei partiti, di centrodestra e centrosinistra, ma anche di alcune liste civiche.
Per l’intera giornata di ieri si sono susseguite le note stampa, con unica eccezione, ancora una volta, di Forza Italia che sul tema sembra preferire i manifestanti ai tavoli tecnici e politici (di ieri la ‘gaffe’ del coordinatore comunale e amministrazione della azienda comunale delle farmacie che ha utilizzato il profilo facebok aziendale per chiamare a raccolta i cittadini, post poi rimosso).
Partiti e liste, “strada giusta, basta urlatori, vigileremo”
Primi tra tutti ad intervenire sono stati i dem del neosegretario Stefano Lisci: “Il progressivo ripristino degli ospedali di Spoleto e Pantalla alla situazione pre-covid, a partire dal 22 maggio, va nella direzione auspicata dal Partito Democratico locale e regionale, ma è ancora insufficiente per cantar vittoria. Infatti è subordinata all’andamento pandemico che con la riapertura di molteplici attività e della mobilità potrebbe subire una crescita della curva dei contagi.
Tale evenienza, a nostro avviso, non deve ostacolare il ripristino di servizi e reparti perché l’organizzazione complessiva dei plessi ospedalieri della regione non prefigura più i presupposti di ospedali interamente Covid. Altre questioni sulle quali il Pd terrà alta l’attenzione riguardano il cronoprogramma della riattivazione dei servizi e dei reparti di cui ancora non si ha notizia e l’effettiva organizzazione di un terzo polo sanitario regionale nell’ambito del nuovo PSR che deve specificare quali specializzazioni si intendono assegnare all’ospedale di Spoleto e quali a quello di Foligno”. Poi una stoccata a quanti cavalcano la paura o molto più probabilmente hanno avviato la campagna elettorale: “temi di così vitale importanza devono essere affrontati con grande determinazione nelle sedi istituzionali e soprattutto non possono diventare un argomento divisivo in vista delle elezioni amministrative. Azioni scalmanate che creano confusione e disagio tra i cittadini sono da rigettare.
A seguire la presa di posizione dei consiglieri uscenti Ilaria Frascarelli, Gianmarco Profili e Roberto Settimi (Spoleto popolare e Alleanza civica) che ricordano come la “politica deve relazionarsi, anche in modo “forte”, con gli enti sovraordinati. L’abbiamo sempre sostenuto , e proprio per questo siamo stati, strumentalmente, accusati di essere contro il nostro nosocomio. Siamo andati dritti per la nostra strada, in linea con le nostre convinzioni e abbiamo agito in questo modo anche sulla vicenda del nostro Ospedale. Perciò abbiamo avviato contatti con la Regione e con tutte le altre forze politiche, senza distinzione, e con il City Forum, perché il ritorno alla normalità con il ripristino dei servizi era, ed è, fondamentale per la nostra comunità.
Non interessa cavalcare, le legittime perplessità della gente, a scopo elettorale. A Spoleto, oggi più che mai, non servono gli urlatori, ma una classe politica che affronti con serietà le sfide che i tempi impongono”. Arriva anche una critica per la ex giunta De Augustinis: “in questi 50 giorni, siamo riusciti ad incidere molto di più che negli ultimi due anni. La questione Ospedale non è chiusa; la Presidente Tesei è stata puntuale, di parola; da oggi però occorre vigilare perché gli atti gestionali portino ad attuare la scelta della Politica. Con lo stesso metodo, coinvolgendo le forze sane della città, con il dialogo e la mediazione, dobbiamo impegnarci per supplire alla colpevole carenza di visione della Giunta De Augustinis, che in materia di Recovery Fund, ha prodotto due sole proposte, peraltro di difficile attuazione, considerati e tenuto conto dei vincoli temporali imposti dall’Europa, la fase reale di progettazione delle proposte oltre alla complessità degli interventi”.
Fratelli d’Italia plaude alla decisione della Regione e ricorda che a giorni ci sarà la conferenza stampa della presidente che dettaglierà il piano del ritorno alla normalità e gli investimenti previsti per Spoleto (a cominciare dall’acquisto dell’acceleratore lineare per la radioterapia): “Finalmente il San Matteo tornerà a fornire prestazioni nella sua piena efficienza con il graduale ripristino di tutti i servizi ante emergenza sanitaria e, soprattutto, con la previsione di un nuovo ruolo e importanti investimenti. Inoltre, a breve, in una conferenza stampa dedicata, verrà annunciata, direttamente dalla Presidente Tesei, la fine di un travagliato percorso che ha visto la comunità del comprensorio spoletino e della intera Valnerina compiere uno dei più grandi sacrifici per fronteggiare l’emergenza pandemica vedendosi privare, seppur temporaneamente, del proprio nosocomio cittadino.
Questo sacrificio ha sicuramente rappresentato un immenso contributo alla risoluzione di tale emergenza per tutta la Regione dell’Umbria che certamente sarà tenuto di buon conto. Il nostro lavoro non è terminato qui: continuerà costante l’attenzione perché solo con l’approvazione del piano sanitario che preveda la nascita del terzo polo sanitario e l’attuazione dell’integrazione dei due ospedali Spoleto e Foligno avremo un sistema sanitario funzionale ed all’altezza delle future sfide di un territorio che intende avere un ruolo da protagonista” dicono dalla segreteria Alessandro Cretoni e Michele Leoni.
“Accogliamo con favore la notizia diramata dalla Regione Umbria circa il piano per l’integrale ripristino di tutti i servizi sanitari dell’Ospedale San Matteo degli Infermi” scrive il coordinatore della Lega Spoleto, Andrea Borgotti “la Presidente Tesei infatti aveva più volte ribadito che, quando l’emergenza sanitaria lo avesse consentito, tutti i servizi del nosocomio spoletino sarebbero tornati efficienti e funzionali, come lo erano prima del covid. Guardiamo avanti con ottimismo e determinazione lasciando alle spalle le polemiche ed i falsi allarmismi cavalcati da chi ha più a cuore i likes su Facebook o qualche titolone, che la salute dei cittadini”.
Resta su posizioni contrarie solo Casa Rossa, l’associazione del portavoce Aurelio Fabiani, che annuncia di non partecipare a nessuna manifestazione perché “rappresentano un gioco delle parti in cui primeggia la Destra politica ed economica che dopo aver partorito il governo Tesei, vorrebbe vestire i panni del salvatore, attraverso iniziative che danno copertura ad azioni clientelari e di compromesso che non garantiscono nessuna salute pubblica. La chirurgia, il punto nascita o altri reparti fondamentali saranno sicuri solo se ci sarà una politica nazionale e regionale a favore della sanità pubblica territoriale. Per questo invitiamo alla mobilitazione e partecipazione alle manifestazioni nazionali di Roma del 21 e 22 maggio, in occasione del G20 della sanità mondiale”.
Le manifestazioni
L’ordinanza della Tesei ha raffreddato il clima in città ma anche sui social, divenuto lo strumento più utilizzato per incitare la piazza.
Chi conferma di scendere ugualmente in piazza è il comitato “spontaneo” (si fa per dire, visto che registra tra gli organizzatori consiglieri uscenti come Bececco, Fagotto Fiorentini, Sandro Cretoni, Mancini, Militoni, quasi tutti alla ricerca di un partito o una lista civica) che fa sapere di confermare la protesta con i lenzuoli bianchi che partirà oggi -30 aprile- da piazza del Duomo alle 17. Miriam Carletti (Laboratorio, lista De Augustinis) informa invece su Facebook che in piazza arriveranno anche le telecamere di Agorà, trasmissione mattutina della Rai che si sposterà poi a palazzo Donini a Perugia.
Singolare il post facebook della Bececco che parla di una ‘ordinanza a orologeria’. Leggiamo “La Regione, per togliere forza alla nostra iniziativa, pubblica un’ordinanza “a orologeria” proprio alla vigilia della manifestazione”.
Dimenticando che la scadenza dell’ordinanza vigente è fissata per il 30 aprile e che la manifestazione l’ha organizzata per questa data proprio il suo comitato, probabilmente per ‘agganciare’ il City Forum che ne ha preso invece le distanze. Poteva però la Regione non pubblicare la nuova Ordinanza, lasciando questa parte di Umbria senza un regime regolatorio?
Un esempio, ce ne fosse mai bisogno, per comprendere come quello dell’ospedale è argomento, per alcuni, troppo ghiotto per non cavalcarlo a pochi mesi dalle elezioni.
“La Tesei ci riempie di promesse per il futuro senza uno straccio di programmazione, mentre di fatto proroga lo status di covid hospital del nostro ospedale. Possibile che c’abbiano messo mezza giornata per togliercelo e ora hanno bisogno di quasi un mese per cominciare a programmarne il ripristino?” prosegue la Bececco che indubbiamente, nonostante sia stata anche sindaco facente funzioni, delle istituzioni non si fida neanche davanti ad atti ufficiali.
L’appello ai lenzuoli bianchi arriva anche da tale Alberto Cretoni per l’associazione Adoc (Associazione Nazionale per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) che approfitta della tematica per comunicare i propri servizi.
E il City forum? Il portavoce Sergio Grifoni (in quota al centrodestra con qualche chance di candidatura a sindaco), dopo l’incontro pomeridiano con la Tesei, aveva convocato per le 19 di stasera il direttivo per fare il punto e valutare anche di annullare la manifestazione in piazza Garibaldi.
Solo alle 20,40, dopo non aver risposto a lungo al telefono, fa sapere tramite whatsapp che la manifestazione si terrà e di rimandare a domani un comunicato stampa. “Il CF ritiene positivo l’incontro avuto oggi 29 aprile con la Presidente Tesei che ha assunto impegni formali su precise istanze avanzate dalla delegazione delle associazioni. Le risultanze dettagliate saranno affidate ad un comunicato stampa che uscirà domattina (oggi per chi legge, ndr) Per ciò che concerne la manifestazione programmata per la giornata del 30 aprile, la vela sosterà comunque in piazza Garibaldi per l’intera giornata. Ognuno potrà ricevere maggiori informazioni e lasciare proprie dichiarazioni che faremo pervenire alla presidente”.
Una nota scritta alla vecchia maniera democristiana, realtà ancora forte a Spoleto tra gli over 60, il primo amore politico di Grifoni: come a dire, la Tesei ci ha convinti ma, visto che ci siamo, in piazza scendiamo ugualmente. La politica è entrata nell’associazionismo? Chissà che non ne sia mai uscita.
La nota della Regione: ripristino integrale dei servizi
Sull’incontro di ieri tra la governatrice ed il City Forum interviene con una nota Palazzo Donini: “La Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, nel pomeriggio di giovedì ha incontrato alcuni rappresentanti dello Spoleto City Forum, che ne avevano fatto esplicita richiesta nei giorni scorsi, ribadendo loro quanto contenuto nell’ordinanza del 28 aprile scorso e nel successivo comunicato stampa, in merito alla struttura ospedaliera cittadina e al ripristino integrale dei servizi parzialmente e temporaneamente variati per esigenze pandemiche. Nei prossimi giorni la Presidente Tesei terrà una conferenza stampa per illustrare nello specifico modalità e tempistiche del ripristino dei servizi ospedalieri”.
La nota del City Forum
Di seguito la nota del City forum, arrivata nel pomeriggio di venerdì.
Una delegazione del City Forum, rappresentata dal portavoce Sergio Grifoni, dal segretario della Confartigianato Stelvio Gauzzi e dal rappresentante del Tribunale del Malato, dott. Enzo Ercolani, è stata ricevuta dalla Presidente della Regione, Donatella Tesei per fare il punto sul problema Ospedale. Un lunghissimo colloquio durante il quale sono stati esposti all’interessata i disagi che per mesi ormai stanno vivendo le popolazioni dello spoletino e della Valnerina, costrette a continui spostamenti per avere una possibile garanzia di servizi sanitari o, spesso e volentieri, rinunciare agli stessi, con conseguente allungamento delle liste di attesa. E’ stato poi richiesto, al di là di propositi affidati a non vincolanti comunicati stampa, un crono programma definitivo per il reintegro di tutti i servizi e reparti soppressi al San Matteo a causa del Covid. E’ stato evidenziato alla Presidente anche la necessità assoluta di adeguare il personale, sia medico che paramedico, fattore questo che incide fortemente sulla possibilità di mantenimento dei servizi. Qualora, a seguito di avvisi di disponibilità o concorsi, non ci dovesse essere una sufficiente risposta, occorrerà individuare in maniera diversa il personale stesso. Ovviamente molto dipende dal futuro dell’ospedale perché, perdurando la percezione di una possibile dismissione, difficilmente si possono individuare le risorse professionali. Diventa cioè non più rinviabile la costituzione di un Polo unico fra Foligno, Spoleto e Valnerina, con equa distribuzione dei servizi e delle competenze, il tutto prima della elaborazione del nuovo Piano Sanitario Regionale. La presidente Tesei ha espresso apprezzamento per il senso di responsabilità dimostrato in tale frangente dal City Forum, motivando il rinnovo dell’ordinanza di Ospedale Covid al prossimo venti maggio, e non per periodi più lunghi come avrebbe potuto, sia per dare possibilità al nuovo Direttore Regionale Massimo Braganti di analizzare la situazione, che soprattutto per manifestare la volontà al ripristino immediato. Sulle restanti istanze, ha rinnovato i seguenti impegni:
- Organizzare prima del venti maggio una conferenza stampa durante la quale detterà i tempi precisi di ripristino dei vari servizi ospedalieri e, come richiesto dal City Forum, possibilmente tenerla a Spoleto, magari all’interno dello stesso ospedale;
- Attivare da subito ogni forma possibile per l’individuazione del personale sanitario necessario al ripristino stesso, senza ovviamente dimenticare le difficoltà che potrebbero incontrarsi proprio per il problema legato alla volontà degli interessati;
- Studiare una qualche soluzione per trasferire i ricoverati in RSA interni al San Matteo in una sede più idonea per le loro esigenze, fattore questo che, fra l’altro, consentirebbe di rendere disponibili più posti letto per degenze ospedaliere;
- Costruire una proposta di razionalizzazione dei servizi sanitari e ospedalieri fra i comprensori di Foligno, Spoleto e Valnerina, propedeutici e conformi al nuovo Piano Sanitario Regionale, da calare poi nei territori interessati per un confronto preventivo. Azione questa che, dopo tanti anni di attesa, garantirebbe un futuro certo al San Matteo.
Lo Spoleto City Forum, ha accolto favorevolmente i suddetti impegni e, pur non mettendo in discussione l’onestà politica e personale della Presidente, conferma che comunque le Associazioni aderenti resteranno permanentemente vigili e attente fino a quando alle parole non seguiranno i fatti.
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(ultimo aggiornamento alle ore 17.15)