Spoleto

Ospedale, CF e Pd tentano il caos ma l’Avis li smentisce | Ennesima petizione | 2 domande a “Biden-Spitella”

L’ultima strategia è quella di tentare il caos intorno all’Ospedale di Spoleto non avendo indubbiamente argomenti concreti e convincenti da portare al tavolo: questa almeno l’analisi più attendibile che si può fare al termine di una settimana in cui City Forum da una parte e il Pd del segretario e vice sindaco Stefano Lisci dall’altra, hanno provato ad affossare la riunione che alcune associazioni avevano richiesto alla Presidente Donatella Tesei ottenendo rassicurazioni su alcune delle criticità che pur rimangono irrisolte nel nosocomio.

Se resta da capire chi rappresenta più il City Forum, un tempo collettore di una cinquantina di associazioni ridotte ai quattro amici al bar di Gino Paoli, per i dem si sente a miglia di distanza l’odore della nuova corsa alle elezioni regionali (casualmente in pista c’è proprio Lisci).

Così il primo partito della città e colonna portante della Giunta Sisti da una parte continua a non richiedere confronti con la Regione dell’Umbria, dall’altra attacca Palazzo Donini senza neanche entrare nel merito.

Ma andiamo con ordine. L’annuncio della riunione cui avevano aderito Avis e Tribunale per i diritti del malato – Cittadinanzattiva (presenti Paola Giulivi e Maria Lucia Proietti), deve aver spiazzato Pd e CF al punto di emettere altrettante note stampa dense di aria fritta o clamorose gaffe.

Sarà un caso che il presidente della Aglaia, Massimo Recchi, si è subito affannato a smentire urbi et orbi di aver condiviso i lavori preparatori dell’incontro, venendo di lì a poco controsmentito dallo stesso presidente dell’Avis Roberto Bastianelli (e oggi anche dal Comitato direttivo dell’associazione donatori di sangue).

Ospedale Spoleto, le posizioni di Pd e City Forum

Ad aprire il balletto sono i dem di Lisci con una breve nota intrisa di morale e con l’indice puntato sulla stessa Avis: “Quando si parla di salute e il fallimento del governo regionale è sotto gli occhi di tutti, strumentalizzare le associazioni che si battono in difesa dell’ospedale è cosa grave. Purtroppo il Pd è costretto a prendere una decisa posizione nei confronti del presidente dell’Avis (Bastianelli, n.d.r.) emanazione, palese, del suo predecessore oggi attivo esponente della destra (Sergio Grifoni, n.d.r.). Coinvolgere le associazioni benefiche, alcune delle quali hanno pubblicamente preso le distanze, per coprire con una foglia di fico la pessima gestione della sanità della Giunta Tesei, è immorale. Ciò che dispiace è la perdita di credibilità di un’associazione benemerita qual è l’Avis per colpa di ambizioni politiche di parte. Il Pd auspica un cambio di rotta, difendendo il sacrosanto diritto dei cittadini di aderire ad un’associazione con serenità. Per esprimere le proprie idee politiche esistono i partiti, non a caso”.

Indubbiamente a Viale Trento e Trieste, presi dalla foga di cavalcare l’onda recchiana, non devono aver letto la controsmentita. Né è stata valutata l’opportunità di attaccare la benemerita associazione nel cui Direttivo figurano esponenti candidati proprio con il Pd e il centro sinistra alle ultime amministrative.

La nota per di più non fa neanche un accenno ai problemi dell’ospedale e alla volontà di un confronto con la Tesei. Perché? Cosa teme, ormai da due anni, il centrosinistra che pure la sanità l’ha governata fino a cinque anni fa e ben dovrebbe conoscere dinamiche, protocolli e norme da poter apportare un proficuo contributo alla salvaguardia del nosocomio?

Del giorno dopo la nota del City Forum che, rivendicato di aver richiesto un incontro già dal 4 marzo scorso, attacca la Tesei che, a dire del CF, “si sceglie interlocutori più sottomessi ricevendo da Spoleto l’Avis, che ha millantato la compagnia di altre associazioni che hanno smentito di esserci state. Ci dispiace che l’AVIS, che dovrebbe essere patrimonio morale di tutti, si presti a ricevere parole e promesse sotto elezioni, nonché a delegittimare chi, come il City Forum, ha dimostrato di rappresentare veramente l’opinione pubblica…evidentemente la dirigenza AVIS batte in ritirata sul fondamentale destino dell’Ospedale ed ha ormai scelto di spegnere la luce che aveva acceso nella roulotte di Piazza della Vittoria”.

E qui il portavoce del City Forum Leonello Spitella sembra indossare i panni del più noto Biden che, a differenza, almeno le gaffe le compie a voce. Perché, se la memoria non inganna, la roulotte in difesa dell’ospedale (e la lucina accesa a gennaio 2021) faceva capo proprio al City Forum di cui Spitella ne è portavoce dal novembre 2021, momento in cui era stata spenta con una Ordinanza commissariale per le elezioni amministrative e mai più riaccesa.

Ora, vale ricordarlo, queste colonne non hanno fatto mai sconti al CF, e lo sa bene anche l’ex presidente Grifoni, ma, almeno allora, tale coordinamento risultava abbastanza rappresentativo del volontariato e delle varie categorie.

Per cui alla premessa del comunicato stampa che punta l’indice contro Tuttoggi “reo” di aver riportato l’azzeramento della rappresentanza associazionistica (“questo Spoleto City Forum, che qualcuno maldestramente vorrebbe screditare o scompaginare, è vivo ed operante…”), rispondiamo ponendo, in fondo all’articolo, un paio di semplici domande al Presidente Spitella, di cui non abbiamo mai dubitato della volontà di operare, semmai di farlo senza aver più seguito.

L’affondo dell’Avis

Di queste ultime ore la dura presa di posizione dell’Avis che ha riunito l’intero Consiglio direttivo – nel corso del quale si è valutato se procedere per vie legali – che ha risposto agli attacchi di piddì e Cf, ma anche ribadito la smentita a quanto sostenuto dal presidente della Aglaia.

Leggiamo la nota dei 10 consiglieri: “L’Avis Spoleto nella riunione alla presenza dei consiglieri Bastianelli Roberto, Loccioni Lida, Contarini Cinzia, Conti Roberto, Fabiani Ennio, Fantozzi Federica, Marchini Andrea, Musci Antonello, Piccioni Filippo e Porzi Sergio, ha analizzato i contenuti della polemica sorta a seguito del recente incontro avuto fra alcune Associazioni, tra cui l’AVIS, e la Presidente della Regione, Donatella Tesi, unitamente ai vertici dell’ASL2. Tale incontro, si torna a ribadire, è servito esclusivamente per avere dalla responsabile in primis della sanità umbra, informazioni dirette sullo stato dell’essere dei servizi ospedalieri e territoriali. Le risposte fornite dalla stessa Presidente alle Associazioni presenti all’incontro, sono state riportate in un successivo comunicato, assolutamente scevro da alcun giudizio di merito. Il Consiglio Direttivo, dopo aver approfondito in maniera esaustiva le procedure e le azioni intraprese dal presidente Roberto Bastianelli, prima, durante e dopo il su richiamato incontro, ne attesta e condivide l’assoluta linearità e correttezza comportamentale, attestando ufficialmente che tutte le Associazioni chiamate in causa, erano state adeguatamente informate dei procedimenti seguiti, condivisi poi palesemente e tacitamente. All’unanimità il Consiglio Direttivo sottoscrive e rinnova piena fiducia allo stesso Presidente. Il Consiglio si rammarica che intorno a questa limpidissima azione associativa, si sia volutamente alzato un polverone, con accuse al Presidente ed all’AVIS gratuite, infondate, assolutamente deprecabili e da respingere con forza. L’attività dell’Associazione avisina è stata sempre corretta e trasparente e mai alcun rappresentante politico ne ha mai influenzata l’operatività. Nel ribadire quindi la volontà di continuare, nel rispetto delle proprie finalità statutarie, a mantenere comunque i rapporti con le Istituzioni di ogni ordine e grado, lascia ad altri il facile giudizio sul perché qualcuno, inspiegabilmente, abbia inteso fare dei distinguo a posteriori su un accadimento del quale ne era stato partecipato esaustivamente. Riconferma infine la propria ferma volontà ad operare esclusivamente per il bene della comunità, della sanità territoriale e dei propri associati che sono l’anima solidaristica dell’Avis”.

Ospedale, nuova petizione

Ad alimentare il caos, forse per dimostrare una rappresentatività non certo giuridica ma comunque collettiva, ci pensa ancora il City Forum, stavolta con l’appoggio di 3 comitati (tutti vicini alla Casa Rossa di Aurelio Fabiani), con l’avvio di una nuova iniziativa per il ripristino di tutti i reparti, incluso quel Punto nascita escluso da norme nazionali e dalla stessa OMS.

La raccolta delle firme, partita ieri l’altro, proseguirà lunedì presso gli ingressi dell’Ospedale San Matteo degli Infermi dalle 9 alle 12. La petizione chiede l’immediato ripristino di “…Direzione sanitaria di presidio, Pronto soccorso ed accettazione, Medicina interna, Chirurgia generale, Anestesia e rianimazione, Ortopedia e traumatologia, Ostetricia con punto nascita e ginecologia, Pediatria, Cardiologia con terapia intensiva cardiologica, Oculistica, Urologia, Servizio di radiologia, Laboratorio di analisi e servizio immuno-trasfusionale; tutti con servizio medico di guardia attivo h24 e/o di immediata reperibilità. Firmato,Comitato di strada per la salute pubblica. Comitato di vigilanza per la salute della città di Spoleto e della Valnerina. Coordinamento per la pace i diritti e la difesa dell’ambiente. Spoleto city forum.

Ospedale, 2 domande al City Forum

Se resta imprescindibile che le associazioni, nel mare magnum di quelle che vengono a volte create anche per fini elettorali/personali, figurino almeno tra quelle riconosciute nell’albo comunale, un discorso a sé vale per il CF che non è stato mai costituito in associazione. Giusto per capire chi può legittimamente interloquire con le istituzioni, che sia il Comune o la Regione.

Anzi, a quanto risulta, proprio la mancata elaborazione di uno statuto alla base del City Forum ha convinto alcune onlus a sfilarsi definitivamente. Tuttoggi è venuto in possesso dell’elenco del CF, datato gennaio 2021, in cui figurano 46 associazioni per un totale di oltre 15mila iscritti (molti probabilmente quelli che vantano doppie o triple iscrizioni).

Alcune di queste, è noto, si sono sciolte, altre non operano più, altre ancora non si sono mai accreditate presso il Comune né pagato alle Entrate i diritti per la registrazione.

Dunque, visto che il presidente Spitella rimprovera a queste colonne di voler “maldestramente screditare il CF che invece è vivo e operante”, può indicare quali associazioni si riconoscono e condividono le iniziative del City Forum? E quali ancora hanno condiviso quest’ultimo comunicato, che risulterebbe scritto dal referente di una non riconosciuta “onlus” e firmato dal solo Spitella?

L’elenco delle associazioni al gennaio 2021 erano: Adicom, Aglaia, Amati, Amd, Anca, Anmic, Anpi, Api, Avis, Avulss, C. Manuali, Centro sociale San Carlo, Cittadinanza attiva, Coldiretti, Comitato centro storico, Confcommercio, Cna, Confartigianato, Consulenze del lavoro, Croce verde, Donne contro la guerra, Gillo, Giovanni Parenzi, I miei tempi, Il Bruco, Il Borgo, Associazione industriali, Innerwheel, Le vie dei canti, Libera caccia, Miloud, Orfeo, Peter Pan, Pro loco Spoleto, San Matteo, Le Aquile, Spoleto Si, Spoleto prima, Stella d’Italia, Terra Umbria, Tribunale del malato, Uil sanità, Unione piccoli proprietari immobiliari, Unitre, Unuci, Vaite.

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