“Il presidio ospedaliero di Cascia verrà ristrutturato in tempi rapidi per diventare sempre più un centro di riferimento nella riabilitazione intensiva, attraverso un lavoro di concertazione tra il ministero della Salute e la Regione Umbria, con risorse che lo stesso ministero metterà a disposizione per assicurare non solo l’avvio della riqualificazione ma anche l’acquisto di nuove attrezzature”: lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante la sua visita ieri a Cascia, dove ha verificato personalmente la situazione dell’ospedale, reso inagibile dal sisma del 30 ottobre 2016, insieme all’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini. Erano presenti anche il sindaco Gino Emili e il direttore generale dell’Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini.
“Il Governo – ha spiegato Lorenzin – sosterrà il progetto di riqualificazione presentato dalla Regione Umbria in quanto, dal punto di vista della vocazione, rispetta i criteri del Dm 70 mentre per quanto riguarda le risorse il ministero della Salute ha a disposizione un fondo destinato a ristrutturazioni di strutture ospedaliere in tutto il Paese, da cui possono essere attinti contributi per la riqualificazione del presidio di Cascia. Abbiamo già fatto uno studio su questo e per noi si può fare tranquillamente”.
Le parole del ministro sono state accolte con “grande soddisfazione” dall’assessore Barberini, che nei mesi scorsi aveva presentato al ministero della Salute un progetto preliminare per la ristrutturazione del nosocomio di Cascia, chiedendo collaborazione per reperire i fondi necessari.
“Si tratta di una notizia importante – ha sottolineato Barberini – che ci permette di ipotizzare una ricostruzione in tempi brevi del presidio ospedaliero di Cascia, dando una risposta concreta ai bisogni di salute del territorio oltre che alla ripresa morale, sociale ed economica di questa comunità, così duramente colpita dal sisma. L’ipotesi progettuale presentata dalla Regione e dalla Usl Umbria 2 è quella di ripristinare, riqualificare e ampliare la struttura esistente, per realizzare un presidio sanitario specializzato nella riabilitazione intensiva, pur garantendo tutti i servizi sanitari essenziali per la popolazione locale e per i tanti pellegrini che visitano la città”.
“In pratica – ha spiegato l’assessore – vogliamo recuperare e rilanciare la vocazione riabilitativa dell’ospedale di Santa Rita, aumentando i posti letto fino ad arrivare a oltre 40, attivando il day hospital riabilitativo, introducendo nuovi percorsi terapeutici con servizi innovativi come l’idrochinesiterapia e promuovendo un netto miglioramento tecnologico, attraverso l’acquisizione di apparecchiature robotiche dedicate alla riabilitazione. Il progetto prevede una spesa di circa 10 milioni di euro, che potrà essere cofinanziata”.
Barberini ha anche annunciato che “in attesa che il presidio ospedaliero torni ad essere fruibile, grazie alla disponibilità delle suore di Santa Rita, è stata definita una soluzione transitoria, in accordo con la Usl Umbria 2, per ripristinare il servizio di riabilitazione e dare risposta immediata: nel giro di pochi mesi, dopo lavori di adeguamento alle norme sanitarie, verranno attivati 20 posti letto per la riabilitazione intensiva e altrettanti per la Rsa nella ‘Casa degli esercizi spirituali’ di proprietà del monastero e a pochi passi dalla basilica”.
Il sindaco di Emili ha ringraziato il ministro Lorenzin e l’assessore Barberini “per l’attenzione mostrata verso la comunità casciana, che per ripartire ha bisogno di recuperare il suo ospedale: si tratta di un obiettivo importante per l’intero territorio, raggiunto grazie a un grande lavoro di squadra e alla stretta collaborazione tra Comune, Regione e Usl Umbria”.