Gubbio e Gualdo

Ospedale Branca, Barberini ribadisce “Nessun depotenziamento, laboratori analisi aperti H24”

Non ci sarà alcun depotenziamento del presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo e la riorganizzazione dei laboratori analisi non è legata agli sviluppi futuri dello stesso, che è e resterà nella rete dell’emergenza-urgenza”. Lo ha ribadito l’assessore regionale alla Salute Luca Barberini, stamani a Branca, durante gli Stati generali della sanità dell’Alto Chiascio, convocati per presentare alla comunità attività e prospettive dell’ospedale e dei servizi sanitari territoriali e per fare chiarezza sulla riorganizzazione della rete regionale dei servizi di diagnostica di laboratorio.

Questo ospedale – ha sottolineato Barberini – vanta un’attività importante e svolge un ruolo strategico nella sanità regionale, è il presidio cresciuto di più negli ultimi tempi e su cui, in termini proporzionali, abbiamo investito di più, anche sul fronte dell’occupazione. In questo quadro stiamo cercando di potenziare sempre più la collaborazione con la rete dei servizi sanitari territoriali e nei prossimi due anni investiremo oltre 7 milioni di euro per realizzare le case della salute di Gubbio e di Gualdo Tadino, come ulteriore segno di attenzione”.

La riorganizzazione del laboratorio analisi fa parte di un progetto che recepisce linee guida nazionali e a cui occorre adempiere. L’obiettivo è disegnare un modello teso a razionalizzare, risparmiare e aumentare la qualità delle prestazioni, senza cambiamenti o disagi per i cittadini. Stiamo lavorando ad un progetto sperimentale che, prima di essere avviato, verrà sottoposto alla partecipazione di comunità e territori interessati. Si tratta di un’iniziativa tesa a innovare e migliorare il livello di efficienza dell’intero sistema, senza diminuire il grado di efficacia e sicurezza delle cure erogate

Barberini ha quindi evidenziato che “il laboratorio analisi all’interno del presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino resterà aperto 24 ore su 24, gli utenti troveranno gli stessi servizi e le stesse prestazioni negli attuali punti di prelievo, addirittura con un potenziamento dei macchinari e dei servizi di refertazione on line, accessibili anche direttamente dai medici di medicina generale”.

La riorganizzazione dei servizi di diagnostica di laboratorio – ha quindi spiegato l’assessore – riguarda soltanto le analisi extra ospedaliere, cioè quelle fatte sul territorio e non all’interno dell’ospedale per i pazienti i degenti, che in tutta l’Umbria hanno un volume di prestazioni annue pari a circa 13 milioni e per le quali, come già fatto in altre Regioni, è necessario concentrare la refertazione in determinate strutture per migliorarne la qualità, soprattutto per le analisi più complesse. L’obiettivo è assicurare risposte più sicure e di qualità, efficientare e razionalizzare il sistema, concentrando il numero delle prestazioni in determinati punti e realizzando quelle economie di scala che consentono di recuperare risorse da reinvestire nella sanità regionale”.

All’incontro di questa mattina, molto partecipato da cittadini, operatori sanitari, sindaci, amministratori e rappresentanti di istituzioni e associazioni del territorio, che l’assessore Barberini ha ringraziato “non solo per la presenza ma anche per il prezioso contributo”, sono intervenuti anche Andrea Casciari, direttore generale Usl Umbria 1, Fabio Pagliaccia, responsabile Attività Tecniche, Acquisti, Beni e Servizi Usl Umbria 1 e Walter Orlandi, direttore regionale Area Salute, Welfare, Organizzazione e Risorse Umane.