Terni

Ospedale a misura di Covid: ecco il ruolo degli ingegneri della sanità

Anche all’ospedale di Terni la guerra al Coronavirus si combatte con uno sforzo congiunto che vede impegnati, oltre ai sanitari ogni giorno in prima trincea, squadre di tecnici e ingegneri della sanità che da giorni lavorano incessantemente per adeguare in tempi record la struttura ai nuovi bisogni di cura e sicurezza di utenti e operatori. Dall’inizio dell’emergenza il personale della struttura complessa tecnico-patrimoniale, d’intesa con la direzione aziendale, è infatti impegnato a garantire spazi e percorsi dedicatiprotezioni per operatori sanitari e utenti e un numero congruo di posti letto riservati alle malattie infettive, alla pneumologia e soprattutto alla terapia intensiva, con possibilità di incremento, a seconda delle necessità.

In particolare, è stato posizionato e allestito il nuovo container della Protezione Civile per il triage e la prima diagnosi di casi sospetti o positivi al Covid-19 in ingresso, sono stati realizzati un parcheggio destinato all’ambulanza Covid, un container per servizi igienici e nuovi percorsi all’interno del Pronto soccorso, dove è stato “isolato” anche il posto di Polizia mentre il box precedentemente dedicato all’ebola è stato riservato ai casi di isolamento. Ma il lavoro più impegnativo è stato sicuramente quello di ricavare e allestire nuovi posti di terapia intensiva, implementare le degenze nel reparto di Malattie Infettive, recuperando contestualmente nuove postazioni per garantire le terapie in Oncoematologia, e convertire le degenze di area medica in un’area di isolamento respiratorio per i casi sospetti e positivi al Covid non intubati, ricavando nelle prime due semiale spazi “puliti” per la vestizione e vestizione del personale dedicato.

Inoltre, in pochi giorni tra fine febbraio e inizio marzo erano sorte nuove pareti in cartongesso di separazione in tutti i reparti interessati alla gestione del Coronavirus, protezioni in lexan fra operatori e utenti negli sportelli aperti al pubblico, un box di pre-triage per l’accesso protetto dei pazienti oncologici, un’ala dedicata alle gestanti positive al Covid separata dall’ostericia rooming-in, e una degenza riservata ai malati Covid nel reparto di Dialisi. E all’interno del Laboratorio di Biologia molecolare è stata realizzata una nuova stanza con aspirazione forzata per consentire l’analisi in sicurezza dei tamponi. Ora sono iniziati i lavori per separare zona pulito e sporco sulle ultime due semiale del quinto piano e lunedì 6 aprile si inizierà a realizzare un’area di isolamento per pazienti Covid in Neurologia, al piano quarto.