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Ospedale, a dicembre ristrutturazione sale operatorie. Attività chirurgiche interrotte e urgenze dirottate a Foligno

Jacopo Brugalossi

Nessun reparto dell’ospedale di Spoleto è a rischio chiusura. Anzi, la struttura è stata quasi completamente rimessa a nuovo e, a dicembre, toccherà al blocco delle sale operatorie. Parole di Sandro Fratini, direttore generale dell’Asl 3, che in una conferenza stampa col sindaco di Spoleto Daniele Benedetti ha illustrato alcuni progetti in divenire per la struttura ospedaliera spoletina.

Sale operatorie – Dal primo dicembre comincerà il restyling delle 5 sale operatorie del “San Matteo”, dove verranno rifatti pavimenti, pareti e impianti di areazione, e verrà liberato spazio demolendo alcuni macchinari inutilizzati ed ingombranti. Per il periodo dei lavori, che costeranno circa 70mila euro e che Fratini si augura finiscano entro l’anno, l'attività chirurgica verrà interrotta, confidando nel fatto che gli interventi programmati possono esser posticipati e che la maggior parte dei pazienti preferisce evitare di operarsi nel periodo natalizio. Per quanto riguarda gli interventi non posticipabili e soprattutto le urgenze, per quelle chirurgiche verrà messa a disposizione la sala operatoria del blocco ginecologico, mentre quelle oculistiche e ortopediche saranno spostate presso l’ospedale di Foligno, anche se ad eseguirle saranno i medici spoletini. “Non ci sarà alcun tipo di disagio”, è il messaggio che Fratini ha voluto far passare.

RSA e Ospedale di Comunità – Nonostante Benedetti abbia annunciato l’inizio di un percorso di conferenze stampa per illustrare una alla volta tutte le novità del panorama sanitario spoletino, Fratini ha comunque anticipato uno dei progetti più importanti del 2012, lo spostamento di alcuni servizi territoriali dalla periferia della città all’interno del polo ospedaliero. L’RSA si trasferirà infatti da Terraja al primo piano dell’ospedale, dove verrà anche inaugurato un Ospedale di Comunità, per un totale di 20 posti letto. In questo caso i lavori sono già cominciati e si concluderanno presumibilmente nei primi mesi del prossimo anno. Rimarrà comunque distinta la destinazione dei due servizi, il primo dedicato a pazienti per lo più anziani con frequenti riacutizzazioni delle patologie che prevede un tempo di ricovero massimo di 90 giorni, il secondo destinato invece a ricoveri lampo di pazienti che il medico di medicina generale avrebbe difficoltà nel seguire a domicilio.

Risonanza Magnetica – L’apparecchio di ultimissima generazione che dovrebbe dare ulteriore lustro all’ospedale di Spoleto ma che fino ad oggi ha fatto parlare di sé solo per i problemi di installazione che ne impediscono l’utilizzo, è tornato d’attualità stamani. “I lavori sono partiti a settembre – ha assicurato Fratini – ma si sono dovuti interrompere in seguito al ritrovamento di un pozzo con due metri d’acqua dentro che impediva di sistemare il magnete; inconvenienti che possono capitare quando si lavora in edifici datati (la risonanza magnetica sarà sistemata dove una volta c’era la TAC, ndr). L’unico altro locale adatto per montare il macchinario – ha proseguito Fratini – è quello dove si trova attualmente la vecchia risonanza, che però non abbiamo voluto rimuovere così da avere, una volta montata quella di ultima generazione, due risonanze magnetiche funzionanti”. Sembrerebbero così smentite le voci secondo cui i problemi di installazione del macchinario fossero dovuti all’acquisto di un diverso modello da quello pensato in origine, così come quelle secondo cui, una volta montata la nuova macchina, quella vecchia avrebbe funzionato solo come “muletto”.

Stanze troppo calde – Sebbene il problema fosse giunto all’attenzione del Tribunale per i Diritti del Malato, che nel mese di agosto aveva eseguito un accurato sopralluogo, e della stessa direzione sanitaria dell’ospedale, che si era impegnata a trovare una soluzione quanto prima, Fratini ha seccamente smentito le insinuazioni circa l’esistenza di un problema di surriscaldamento di alcune stanze dell’ospedale nei mesi estivi. “Il livello di areazione nelle stanze è ampiamente sufficiente, non mi risulta che ci siano stati dei problemi in tal senso”, è stato il suo commento.