Al via la quattordicesima edizione a Orvieto del Festival Internazionale d’Arte e Fede, in programma dal 9 al 23 giugno con una serie di incontri, proiezioni, mostre, spettacoli, concerti, conferenze, attività incentrate sui temi dell’arte e della fede. “Conversioni. Desideri e (in)decisioni del cambiamento”. Questo il titolo scelto dal direttore artistico del Festival Alessandro Lardani che accompagnerà come un fil rouge tutti gli appuntamenti in cartellone.
“La parola Conversione richiama molteplici significati: il moto dei corpi celesti, la trasformazione dell’energia, dei file informatici, i mutamenti delle idee. Le conversioni – ha spiegato Lardani – sono una costante dei nostri giorni. Nella tradizione biblica la conversione è essenzialmente a Dio e rappresenta una ‘svolta’, l’ingresso per fede in una vita nuova, un modo nuovo di guardare la realtà tipico di chi si riscopre figlio di Dio. Desideri e (in)decisioni del cambiamento implica un cammino fatto di desideri, di elementi intellettuali, emotivi e volitivi. Ognuno è interpellato a correggere qualcosa nella propria vita, nel proprio modo di agire, di pensare e di vivere le relazioni”.
Anche quest’anno il festival non disattende le aspettative proponendo un programma variegato e intenso che anima le due settimane precedenti la Festività del Corpus Domini, a partire dalla domenica di Pentecoste.
“L’Amministrazione conferma il patrocinio e la collaborazione al Festival – è il commento dell’amministrazione comunale di Orvieto – proprio in riconoscimento dell’impegno costante e coerente a guidare la comunità di Orvieto attraverso i due momenti centrali della storia della sua identità, la festa della Pentecoste e quella del Corpus Domini, nella speciale e preziosa tradizione del Miracolo Eucaristico del 1263. Momenti antichi e attuali che richiamano sulla vocazione di Orvieto ‘città del sacro’, all’origine e alla radice del suo sviluppo di città d’arte, dalla cattedrale alle infinite meraviglie del suo patrimonio culturale. Ma che sono anche le basi su cui si è costruito il senso di appartenenza della comunità. Il Festival Arte e Fede ha sempre avuto l’obiettivo di richiamare sui ‘valori’ profondi di questo passato, senza paura di richiamarli nel presente proponendoli come percorso da condividere nella riflessione aperta e inclusiva cui anche quest’anno ci offre di partecipare”.
Tra gli ospiti più conosciuti dell’edizione 2019, per il “Ciclo di Incontri”, padre Bernardo Gianni, l’abate benedettino di San Miniato al Monte di Firenze conosciuto per aver predicato gli esercizi spirituali a Papa Francesco durante la scorsa Quaresima. “La città dagli ardenti desideri. Per sguardi e gesti pasquali nella vita del mondo” è il titolo dell’incontro in programma lunedì 10 giugno alle ore 18.00 presso la Cappella di San Brizio in Duomo (ingresso libero).
Lunedì 17 giugno alle ore 21.00 nell’Atrio di Palazzo dei Sette (ingresso libero) sarà protagonista la giornalista e scrittrice Costanza Miriano con: “Famiglia: luogo di conversione, vocazione e via di santità”, evento organizzato in collaborazione con Acil Centro Culturale.
Il programma di Arte e Fede, poi, vede in calendario per venerdì 21 giugno alle 19.00 “Convertendoci…Divertendoci”, spericolata intervista con l’attore Giovanni Scifoni, l’influencer di Dio diventato virale sui social network attraverso i suoi video sulle vite dei santi e reduce dal successo con lo spettacolo “Santo Piacere. Dio è contento quando godo”, attirando l’attenzione di credenti e non.
A chiudere il “Ciclo di Incontri” sabato 22 giugno alle 21.00 presso la Basilica di Santa Cristina a Bolsena, in occasione della veglia per la XXIII Marcia della Fede, sarà “Il dono dell’inquietudine” catechesi di don Fabio Rosini, noto biblista, direttore del Servizio per le Vocazioni della Diocesi di Roma e commentatore del Vangelo della Domenica per Radio Vaticana.
Il Festival dedica poi una parte degli appuntamenti alla rassegna “Conversioni Cinematografiche”. Si inizia martedì 11 giugno alle 21.00 presso il Cinema Corso di Orvieto (ingresso libero). Monsignor Dario Edoardo Viganò, Assessore presso il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, presenterà il Film del pluripremiato regista tedesco Wim Wenders: “Papa Francesco. Un uomo di parola”.
Domenica 16 giugno alle 17 presso il Cinema Corso verrà invece proiettato il film di Kristian Gianfreda “Solo cose belle” (ingresso con biglietto). Il regista sarà presente in sala per la presentazione del film, a cui seguiranno le testimonianze di alcune famiglie della Comunità Papa Giovanni XXIII.
“Segni” è invece il titolo del docu-film sui miracoli eucaristici e sulla figura di Carlo Acutis, realizzato da Vatican Media e Officina della Comunicazione, con la regia di Matteo Ceccarelli. Verrà proiettato nella sala di Palazzo Coelli martedì 18 giugno alle ore 18.00. Alla proiezione sarà presente il regista che dialogherà con il produttore Nicola Salvi, AD di Officina della Comunicazione e altri importanti ospiti.
A chiudere la rassegna cinematografica, mercoledì 19 giugno alle 21.00 presso il Cinema Corso, sarà il film di Thomas Turolo “Dieç. Il miracolo di Illegio” (ingresso con biglietto). Il regista sarà presente insieme a don Alessio Geretti, per raccontare come una frazione spopolata e apparentemente senza futuro possa ritrovare il suo senso civico, religioso e solidale attorno a un momento condiviso di bellezza.
Fuori programma, l’appuntamento dedicato dal Festival Arte e Fede a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, con la proiezione del film “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini, presso la Sala Eufonica della Biblioteca Pubblica L. Fumi di Orvieto giovedì 20 giugno alle 15.00 (ingresso con prenotazione).
Non mancheranno momenti dedicati all’arte: appuntamento con la Mostra degli studenti del Gordon College, Programma accademico di Arts & Humanities residente da venti anni a Orvieto, il 13 giugno alle 18.30 presso il Convento dei Servi di Maria.
Momenti da non perdere dedicati alla musica e al teatro con “Colloquia. Come la musica salvò Orvieto/How music saved Orvieto” (Ingresso libero) di David Zarko e David Ostwald, traduzione di Andrea Brugnera, in tre repliche e in doppia lingua in programma al Teatro del Carmine il 13, 14 e 15 giugno alle ore 18.00 (lingua inglese) e alle ore 21.00 (lingua italiana). Lo Spettacolo ripercorre le misteriose vicende di Orvieto città aperta, scampata provvidenzialmente dal bombardamento, nel 75° anniversario da quegli avvenimenti. Si ripete, poi, il consueto appuntamento con la Rassegna Corale di Musica Sacra nella Cappella di San Brizio in Duomo, giunta alla XIII edizione e promossa dall’Associazione Vox et Jubilum guidata dal maestro Stefano Benini, in programma martedì 18 giugno alle 21.00 (Ingresso libero).
Da 15 anni (contando anche l’edizione Zero) sotto la direzione artistica di Alessandro Lardani, il Festival è organizzato e promosso dall’Associazione Culturale Iubilarte, in stretta collaborazione con il Comune di Orvieto – Assessorato alla Cultura e con la Diocesi di Orvieto – Todi, con il sostegno del Capitolo della Basilica Cattedrale e dell’Opera del Duomo di Orvieto, della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, del Comune di Bolsena, della Basilica Santa Cristina, di Vittoria Assicurazioni, BCC Umbria Credito Cooperativo, con il patrocinio della Provincia di Terni, del GAL Trasimeno Orvietano, della Regione dell’Umbria, della Conferenza Episcopale Umbra e dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
Il Festival Internazionale d’Arte e Fede di Orvieto ha ospitato in questi anni personaggi di primo piano del mondo della cultura tra cui: Angelo Branduardi, Roberto Vecchioni, Claudia Koll, Amedeo Minghi, Susanna Tamaro, Massimo Cacciari, Franco Nero, Giacomo Poretti, Paolo Cevoli, Giulio Base, Guido Chiesa, Alice Rohrwacher, P. Enzo Bianchi, P. Antonio Spadaro, Mons. Dario Viganò, Paolo Ruffini, Marco Tarquinio, Card. George Pell, Mons. Marco Frisina, Mons. Timothy Verdon, Mons. Ivan Maffeis, Chiara Amirante, Suor Cristina, Don Maurizio Patriciello, Suor Anna Nobili, Ambrogio Sparagna, Davide Rondoni, Fabrizio Maria Cortese, Antonio Socci, Marco Guzzi, Corrado Augias, Alessandro Zaccuri, Mimmo Muolo, Gerolamo Fazzini, Franco Nembrini, Roberto Filippetti, Mino Milani, Antonella Anghinoni, Debora Vezzani, Rino Cammilleri, Pino Strabioli, Guido Barlozzetti, Gianfranco Vissani, Riccardo Cotarella, Luca Tomassini, Karin Coonrod, Bruce Herman,Natalia Tsarkova, George Campbell e molti altriimportanti studiosi delle più prestigiose Università del mondo: Cambridge University, Yale University, University of Sydney, Università di Ginevra, Università di Perugia, Pontificia Università Gregoriana, Pontificia Università della Santa Croce, Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, Pontificia Università Lateranense, oltre a cori, orchestre e compagnie teatrali nazionali e internazionali (Compagnia dé Colombari, Compagnia Jobel Teatro, Compagnia Fattore K, ecc.).