Il Commissario del Pd dell’umbria Walter Verini si trova a gestire un bel caos. Nonostante l’alto dirigente dem abbia annunciato una riunione per il 12 luglio, convocata dal Commissario uscente Francesco De Rebotti, alla quale prenderà parte, c’è una parte dissidente del partito che proprio nella mattina di oggi ha indetto una conferenza stampa come segno di discontinuità e rottura col presente.
“Credo davvero ci siano le condizioni per rigenerare e rilanciare l’azione del Pd orvietano che, con il sostegno a Giuseppe Germani ha comunque ottenuto un risultato significativo da cui ripartire. Dobbiamo farlo mettendo alle spalle divisioni e lacerazioni dannose, confrontandoci ogni giorno con la città e rinsaldando il rapporto” – così aveva almeno sperato Verini.
Come non detto. Le lacerazioni e le divisioni interne continuano invece a tormentare il partito. Nello specifico Renato Piscini, Massimo Ciotti e Massimo Marinelli hanno autoconvocato il coordinamento del Pd orvietano con una proposta di ‘direttorio’ provvisorio composto da Massimo Marinelli, Massimo Ciotti e Renato Piscini per la segreteria; Pietro Tosini e Rovero Ermini per l’assemblea.
“Ritrovare organizzazione, unità e prospettiva per il partito democratico di Orvieto. Queste le motivazioni che hanno mosso buona parte dei membri del coordinamento comunale del Pd di Orvieto ad autoconvocarsi e porre fine a questa fase di interregno improduttivo che ha portato il Centrosinistra orvietano a sparire dal dibattito politico – è quanto si legge in una nota degli autoconvocati – Il Commissario regionale, Valter Verini, informato della riunione con il suo silenzio-assenso ha legittimato, di fatto, l’autoconvocazione del coordinamento che ha preso una strada chiara e determinata per riportare il Pd verso una gestione plurale, non personale e personalistica, come alcuni individui incaricati o nominati da nessuno stanno facendo.
Il segretario Andrea Scopetti, ha presentato all’assemblea le sue dimissioni, ma è stato esortato a soprassedere ad una decisione così importante, e limitarsi ad una sospensione considerando la mancanza di qualsivoglia autorità riconosciuta che in questa fase ormai prossima alle elezioni regionali pone il Pd di Orvieto in una preoccupante incertezza. D’altro canto è stata proposta e approvata la configurazione di una reggenza che possa condividere con tutto il partito la soluzione di questa fase di stallo e mettersi al servizio della comunità democratica di Orvieto per ridare al Centrosinistra una fisionomia credibile e altrettanto seria”.