Orvieto

Orvieto, nuove prospettive per la città con la Mobilità Dolce

Prosegue il ciclo dei Mercoledì Slow a Palazzo dei Sette attraverso la presentazione e lo scambio di idee e progetti basati sulle parole chiave di Cittaslow. Tra queste “ciclabilità e smart mobilità”.

Non solo in Italia ma nel mondo intero, la qualità della mobilità interna ed esterna alle città sta diventando un fattore strategico per l’attrattività e il marketing territoriale, ma anche per la stessa percezione di vivibilità che hanno gli abitanti dei centri urbani. Non sarà sfuggito che il Ciclo A Scuola di Cittaslow ha ottenuto il patrocinio di Amodo, alleanza per la mobilità dolce, www.mobilitadolce.org, un’organizzazione nazionale che raggruppa soggetti diversi, tra cui Cittaslow, impegnati a dare più qualità, economia e benessere alle città, piccole e grandi.

“La mobilità dolce vive oggi una vera primavera anche in Italia – dichiara Anna Donati, portavoce delle 27 associazioni dell’Alleanza per la Mobilità Dolce- sia a livello normativo con importanti leggi che sono state finalmente approvate – ferrovie turistiche e mobilità ciclistica – sia come domanda di turismo, sia come politiche territoriali – dalle ciclovie turistiche nazionali al piano di crescita dei cammini –. Una nuova stagione di attenzione e sensibilità verso i progetti di fruizione territoriale e verso il benessere e le attività outdoor che deve essere ancora incentivata per essere al passo con le tendenze europee e del mercato dei nuovi turismi esperenziali”.

Ecco sintetizzato lo spirito del futuro possibile: anche ad Orvieto con pochi essenziali accorgimenti sarà possibile dotarci di una mobilità integrata che sappia ricucire l’intera città e le frazioni, in un vero e proprio sistema di mobilità dolce, al servizio prima di tutto dei residenti, ma anche degli ospiti del turismo che apprezzano molto queste modalità innovative. Non partiamo certo da zero: la funicolare centenaria che ci collega alla Stazione ferroviaria fu un atto di coraggio tecnico e politico dei nostri avi; poi i parcheggi mutipiano e retro stazione con quasi duemila posti auto e il piano di mobilità alternativa con scale mobili e ascensori, più i sistemi di modulazione del traffico con telecamera.

Ora è tempo di un ulteriore passo avanti, traguardando le migliori soluzioni possibili senza preclusioni o preconcetti strumentali, ma con voglia di risolvere i problemi e migliorare le performance complessive del nostro territorio. Si va dalla nuova mobilità elettrica con bici a noleggio elettro-assistite, al bus o trenino elettrico per collegare i punti principali della città, alla modulazione del traffico privato, ad una nuova gestione sempre più “smart” dei parcheggi esistenti, fino al più forte presidio civile della stazione FS che si sta via via svalutando in quantità e qualità dei servizi erogati, anno dopo anno, alla definizione di un piano strategico sulla mobilità ciclo-pedonale e pedestre(sentieri e piste ciclabili), che fanno già parte di una pianificazione esistente ma che ora dobbiamo attuare.

L’incontro tra pubblico e privato, sarà necessario, come pure la volontà di tutti gli orvietani a migliorare una situazione non così catastrofica come talvolta dipingiamo, ma di certo migliorabile, con l’apporto di tutti.

Se ne parlerà tra l’altro in uno dei MERCOLEDI’ SLOW, proprio con Anna Donati, la Portavoce nazionale di Amodo Mercoledì 9 Maggio alle 18,00 alla sede Cittaslow a Palazzo dei Sette: relatori anche Mario Battello di Tecla RM e Massimo Lucarelli, di Ciclostile Orvieto, che illustrerà una nuova idea concreta per accrescere la ciclabilità della città di Orvieto. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.