Si è conclusa l’attività di monitoraggio e controllo effettuata dal personale dei Comandi Stazione Forestali del comprensorio orvietano, sulla base di una iniziativa disposta a livello nazionale dal Corpo Forestale dello Stato, che ha interessato per la regione Umbria l’ambito territoriale del bacino idrografico del fiume Paglia e del suo affluente Torrente Chiani .
L’iniziativa prevedeva, sulla base di un progetto pilota di controllo integrato predisposto nel giugno 2012 dal Comando provinciale CFS di Terni, lo svolgimento in un arco di tempo biennale di tutta una serie di monitoraggi e controlli mirati, con la finalità di individuare e segnalare le criticità esistenti nell’assetto idraulico ed idrogeologico del territorio individuato, scelto in quanto aveva evidenziato particolarità fragilità nel recente passato, come dimostrato dai notevoli danni e disagi subiti dalle infrastrutture e dalla popolazione residente a seguito degli eventi alluvionali succedutisi negli ultimi anni.
In particolare nei giorni 11 e 14 novembre 2012 si è verificato in quel territorio un evento alluvionale che ha determinato milioni di euro di danni e la dichiarazione dello stato di emergenza da parte della Regione; l’eccezionalità delle precipitazioni meteoriche hanno determinato l’esondazione del fiume Paglia ad Orvieto Scalo e l’attivazione di numerosi movimenti franosi nelle aree abitate e lungo la viabilità del comprensorio.
Il progetto pilota ha previsto due fasi complementari corrispondenti ad un’attività di monitoraggio e ad un’attività di controllo attraverso le quali individuare e segnalare agli Organi competenti le situazioni potenzialmente pericolose di dissesto idrogeologico.
Nella fase di monitoraggio sono state ispezionate le principali opere di sistemazione idraulico forestale per verificare le condizioni e la funzionalità di briglie, difese spondali e casse di espansione; in particolare sono stati segnalati i danni causati dall’alluvione alla cassa di espansione di Pian di Morrano, e alle briglie sul torrente Migliari parzialmente occluse da ramaglie e sedimenti alluvionali.
Relativamente ai lavori di costruzione del nuovo ponte sul fiume Paglia nell’ambito del progetto per la realizzazione del raccordo stradale tra la S.S. 205 amerina e la S.S. 71 Umbro casentinese per l’accesso al polo ospedaliero della città di Orvieto, ponte che viene realizzato su viadotto nel tratto di alveo e rilevato nel tratto di attraversamento dell’area golenale, è stato segnalato che pur essendo previsti sul rilevato “fornici” di adeguate dimensioni, derivate da analisi e studi di idrologia, l’infrastruttura potrebbe rallentare il regolare deflusso delle acque in eventi di piena significativi, con conseguente aumento del livello idrometrico a monte ove insistono centri abitati ed un centro sportivo.
Sono stati oggetto di monitoraggio anche i movimento franosi, con il rilievo di fenomeni minori che interessano il reticolo fluviale secondario e la viabilità; significativo il dissesto del ponte in località Molino della frazione di Olevole di Ficulle, fino al fenomeno più preoccupante che interessa il paese di Parrano.
In generale il personale forestale che ha effettuato i sopralluoghi ha rilevato che molte briglie costruite sugli alvei di fiumi e torrenti negli anni ‘70 necessitano di interventi di manutenzione urgenti , con rimozione e pulitura degli alvei dal materiale che impedisce il naturale deflusso delle acque.
Altresì necessitano di urgenti interventi i terreni dei versanti che risultano in situazioni di precario equilibrio, potenzialmente pericolosi in caso di eventi alluvionali. Terreni che dovrebbero essere oggetto di interventi di consolidamento e rimboschimento.
I controlli effettuati su 27 scarichi idrici hanno riscontrato irregolarità in due casi di tipo penale con conseguente segnalazione all’A.G. ed in tre casi sono stati elevate sanzioni amministrative. Sono state effettuate verifiche su otto cave presenti in alveo e nelle cave di versante all’interno del bacino. Oltre un centinaio i controlli effettuati sulle attività agro-silvo pastorali con elevazione di 53 sanzioni per illeciti di tipo amministrativo. I controlli hanno riguardato altresì le discariche presenti in zona, i prelievi idrici sia in falda che in alveo, le superfici boscate e pascolive percorse da incendio nell’ultimo quinquennio.
Il rendiconto delle attività effettuate è stato trasmesso agli Organi competenti in materia, Autorità di Bacino del Fiume Tevere, Regione Umbria, Provincia di Terni, Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana, tutti i Comuni del comprensorio orvietano, quale contributo da tenere in opportuna considerazione per gli interventi di manutenzione e sistemazione delle opere e dei terreni da attivarsi, in mancanza dei quali potrebbero ripetersi eventi catastrofici in caso di eventi meteorologici con intensità di pioggia caduta analoga o superiore alle recenti.