Per la tradizione della Festa di Maria Assunta, patrona della città, dell’antico contado medioevale e titolare della Cattedrale, l’Amministrazione Comunale invita la cittadinanza a rinnovare nella giornata di Mercoldì 14 Agosto p.v., vigilia della Festa, l’omaggio secolare della comunità orvietana alla Patrona del Comune, con l’addobbo dei balconi e delle finestre.
La festa risale al XIV secolo quando la comunità orvietana dedicò la Città di Orvieto alla Madonna Assunta: le fonti storiche ricordano che nel 1338 “fu in Consiglio Generali in Orvieto ordinato, che la Madonna di Santa Maria de agosto si debia il giorno innanzi alla vigilia portalla in Santo Andrea et poi, con solennitade, de la vigilia portalla in Santa Maria …”.
Mercoledì 14 agosto alle ore 18 nella Chiesa della Collegiata di Sant’Andrea in Piazza della Repubblica si svolgerà la concelebrazione della Messa Solenne presieduta dal Vescovo Diocesano Mons. Benedetto Tuzia e alle ore 19 la “macchina” della Madonna Assunta, Titolare della Basilica Cattedrale e Patrona di Orvieto verrà portata in processione fino al Duomo.
Sempre in Duomo, Giovedì 15 Agosto – solennità di Maria Assunta in Cielo – alle ore 9:00 è in programma la Santa Messa e Ostensione del Sacro Corporale, seguita alle 11:30 dalla Santa Messa Pontificale e Benedizione papale presieduta il Vescovo di Orvieto-Todi Mons. Benedetto Tuzia. Le celebrazioni religiose si concluderanno alle ore 18:00 con la Santa Messa capitolare e la conclusione dell’Ostensione del Sacro Corporale.
Festa comunale per eccellenza, ben presto collegata al Duomo in costruzione e simbolo della potenza di Orvieto nel Medioevo, la solennità della Madonna Assunta, patrona della città, è attestata sin dalla fine del XIII sec. Documenti del 1295 fanno riferimento ad una processione, la sera del 14 agosto, che culminava nella piazza del cantiere del Duomo, dov’era collocata una loggia per le autorità e un altare per le offerte destinate alla cattedrale, poi consegnate dagli incaricati al Camerario dell’Opera.
Due anni dopo, la festa, importante punto di riferimento spirituale e laico per la cittadinanza orvietana, passò sotto il controllo dei Signori Sette, i quali, nel tentativo di rafforzare il loro potere, ne fecero anche l’occasione per il rinnovamento dei patti di sudditanza delle terre e castelli recentemente conquistati da Orvieto.
La vigilia di mezz’agosto nella piazza antistante la chiesa di Sant’Andrea, si celebrava, infatti, il rito della requisitio censualium: per mezzo di sindaci e procuratori, le terre soggette consegnavano i palii, simbolo della loro sottomissione, e, insieme ai cittadini del contado e ai rappresentanti delle Arti e del popolo, offrivano alla Vergine ed all’edificanda nuova chiesa di Santa Maria tributi consistenti in libbre di cera.
Aperta la collegiata di Sant’Andrea, ne usciva una processione solenne in cui, con fiaccole e ceri (cum luminariis), la statua della Madonna, appositamente trasferita in questa chiesa dal Duomo, veniva riportata alla cattedrale per le principali vie cittadine: la strada detta “della Mercanzia” (oggi Corso Cavour) e l’attuale via del Duomo.
L’immagine sacra, ornata con una corona d’argento dorato e perle, era accompagnata dai Consoli delle Arti e dai fedeli in preghiera, tra il suono delle campane, gli squilli delle trombe ed i canti dei bambini, mentre col tempo si aggiunsero alle celebrazioni anche una sacra rappresentazione ed un palio.
Ancora oggi la Festa dell’Assunta è tra le più sentite nell’ambito della devozione cittadina; la sera precedente il 15 agosto la processione religiosa, insieme ad alcuni figuranti del corteo storico del Corpus Domini e alla banda musicale locale, ripercorre l’antico tragitto trasportando fino alla cattedrale una statua lignea policroma della Vergine, risalente probabilmente al XVI-XVII sec.