Orvieto

Orvieto Festival Piana del Cavaliere, successo per l’edizione 2022

Bilancio positivo per l’edizione 2022 del Festival della Piana del Cavaliere | Orvieto Festival conclusosi la scorsa settimana. Il pubblico ha apprezzato e partecipato numeroso ad un programma nato grazie alla volontà di Stefano Calamani, Presidente del Festival e della direttrice artistica Anna Leonardi.

Festival con ospiti internazionali

Rispetto allo scorso anno, infatti, è stato un Festival rinnovato: per la possibilità di ospitare artisti provenienti da diverse parti del mondo, per il ritorno del pubblico in sala senza restrizioni e per la grande affluenza di turisti e spettatori provenienti sia dall’Italia che dall’estero. Dieci giorni di musica sinfonica, cameristica, conferenze letterarie, musica da camera, musica d’oggi, nei luoghi più iconici della città, hanno costituito con successo la sesta edizione del Festival della Piana del Cavaliere | Orvieto Festival.

Gli artisti del Festival

Questa VI edizione si è conclusa dopo una ricca programmazione che, dal 1° all’11 settembre, ha portato sul palco del Teatro Mancinelli artisti e ospiti di grande notorietà: Tito Ceccherini direttore di fama internazionale, Giuseppe Gibboni vincitore del primo premio al Concorso Internazionale Paganini, il violoncellista d’eccezione finlandese Anssi Karttunen, il Trio Chagall, i Georgian Chamber Soloists, la pianista Maud Nelissen, l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, orchestra in residence del Festival, gli attori Giorgio Marchesi e Michela Cescon con uno spettacolo firmato alla regia da Marco Tullio Giordana e il Coro Giovanile italiano che si è esibito nel Duomo in un magnifico concerto d’apertura.

Concerto di chiusura

Il concerto di chiusura è stato affidato allo straordinario talento di Giuseppe Gibboni che, insieme all’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani diretta da un grande Tito Ceccherini, ha eseguito un programma virtuosistico di grande intensità che ha incantato e coinvolto il pubblico.

Festival e città di Orvieto

Il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, insieme al Presidente del Festival e agli organizzatori, ha ringraziato gli artisti partecipanti, il teatro gremito e la città di Orvieto, candidata a Capitale della Cultura per il 2025 e che da quest’anno dà il suo nome al Festival.
Lo stretto legame con la città ha portato nella programmazione di quest’anno importanti elementi di rinnovamento come il teatro musicale, i “concerti del mattino” e le introduzioni agli spettacoli, mantenendo però come punto di forza la musica da camera e quella sinfonica.

Fus per edizione 2023

Inoltre, grazie al riconoscimento per il prossimo triennio del FUS (Fondo unico per lo Spettacolo) del Ministero della Cultura, il Festival dà appuntamento a tutto il suo pubblico al 2023, per una nuova edizione ricca di sorprese e di ancor più ampio respiro.