Trentaquattro persone positive al Covid-19, il Coronavirus, (alla data di ieri) a Orvieto. Mentre l’ospedale Santa Maria della Stella ospita 2 pazienti Covid-19 ed è pronto ad accoglierne altre.
Il punto della situazione lo ha fatto mercoledì pomeriggio il sindaco Roberta Tardani. Si è infatti riunita in videoconferenza la conferenza dei capigruppo del consiglio comunale.
“Ai Capigruppo – spiega il Sindaco, Roberta Tardani – ho relazionato sulla situazione sanitaria relativa al Comune di Orvieto, sulle attività di assistenza alla popolazione che l’Amministrazione Comunale ha attivato in collaborazione con la Protezione Civile e sulla riorganizzazione dell’ospedale ‘Santa Maria della Stella’ alla luce dell’emergenza in atto.
Per quanto riguarda la situazione sanitaria, alla data del 25 marzo, sono 32 le persone residenti nel Comune di Orvieto che risultano essere positive al Covid-19 secondo i dati diffusi dalla Regione Umbria. Fino a oggi sono state emesse 23 ordinanze di isolamento contumaciale delle quali tre si sono tramutate in un ricovero ospedaliero. Pertanto sono 12 le persone attualmente ricoverate negli ospedali di Terni, Perugia e Pantalla. L’analisi epidemiologica che mi è stata fornita attribuisce la catena di contagio a rapporti familiari, lavorativi e intimi.
Nell’intero distretto ci sono circa 200 cittadini in quarantena fiduciaria, la maggior parte residenti nel Comune di Orvieto. La sorveglianza dei cittadini in quarantena fiduciaria viene effettuata dalla Usl Umbria 2.
Complessivamente sono stati eseguiti nel Comune di Orvieto 181 tamponi orofaringei ai quali, secondo le linee guida della Regione Umbria, vengono sottoposte solo persone che presentano sintomi. Eventuali modifiche di tale modalità, ad esempio l’estensione dei tamponi anche agli asintomatici, sono oggetto di discussione presso gli organi regionali ai quali spettano le decisioni del caso.
Relativamente alla situazione dell’Ospedale ho evidenziato come non sia mia intenzione né quella dell’Amministrazione Comunale sostituirsi agli organi di comunicazione dell’azienda sanitaria locale. Tuttavia non mi sono mai sottratta a rispondere, anche pubblicamente, alle domande e alle richieste relative alle strutture sanitarie del nostro territorio. Da quanto mi è stato riferito dai vertici della Usl Umbria 2, dopo la chiusura dei reparti di Chirurgia e Ortopedia a seguito del contagio di un operatore, tutte le persone entrate in contatto con il soggetto sono state sottoposte a tampone e si è proceduto alla sanificazione e alla bonifica dei reparti per consentirne la riapertura. Analoga procedura è stata riservata anche alla Dialisi, che viene sottoposta a sanificazione quotidiana.
Attualmente il Pronto Soccorso è aperto ed è operativo un triage esterno che filtra i casi e li indirizza nei percorsi dedicati. Uno per i casi sospetti che vengono inviati al reparto di sorveglianza o agli ospedali Covid-19 e un percorso cosiddetto ‘pulito’ per chi non ha problemi legati al Coronavirus.Sono sempre state assicurate le prestazioni assistenziali nei reparti di: Nefrologia e Dialisi, Pediatria, Punto Nascita, Radiologia e Diagnostica per Immagini; il Laboratorio analisi prosegue la sua attività con i prelievi che vengono effettuati attualmente solo nei distretti e riferiti a pazienti oncologici, gravidanze e persone affette da problemi legati alla coagulazione.
I pazienti seguiti dal Day Hospital oncologico che hanno necessità di controlli Tac o primo esame Tac vengono momentaneamente inviati al presidio ospedaliero di Narni per evitare contaminazioni. Si è in attesa di un apparecchio che genera ozono, in grado di sanificare locali e macchinari, che risolverà il problema del trasferimento.
Tutto l’ospedale è stato riorganizzato per affrontare l’emergenza sanitaria e venire in soccorso alla rete ospedaliera regionale. La terapia intensiva è operativa con 5 posti inizialmente previsti per le emergenze ma da martedì ospita anche due pazienti Covid-19. E’ stata aperta un’area di osservazione per la valutazione dei casi sospetti con una dotazione di 5 posti letto che è stato chiesto di implementare con altri 5 posti. Riattivata la Medicina d’Urgenza per supportare tale attività.
E’ stata sospesa l’attività del Centro Igiene mentale mentre il Serd, dopo l’interessamento decisivo dell’Amministrazione Comunale, è spostato a Bardano non per motivi legati all’emergenza sanitaria in atto ma per un problema legato alla ristrutturazione degli spazi, al quale negli anni scorsi non si era riusciti a dare risposte.
Oggi l’attività chirurgica dell’Ospedale è incentrata sull’emergenza / urgenza mentre quella programmata è stata temporaneamente sospesa così come tutte le attività ambulatoriali differibili. Il personale è oggi completamente protetto a seguito dell’avvenuta distribuzione di calzari, tute, mascherine e occhiali. La Fondazione Cro ha donato i primi 500 kit, altri sono in arrivo dalla Regione. Tutti gli spazi dei distretti vengono sanificati due volte al giorno.
Per ciò che concerne l’assistenza alla popolazione è stato attivato sin dai primi giorni dell’emergenza un servizio di consegna a domicilio di beni di prima necessità e farmaci alle persone anziane e alle persone affette da patologie. Abbiamo già un elenco di persone che necessitano di assistenza domiciliare e si sta cercando di raggiungere tutti i soggetti attraverso le telefonate a casa e il lavoro dei Servizi sociali del Comune.
Insieme alla Protezione Civile abbiamo stretto un accordo con tappezzieri e sartorie della città per la realizzazione di mascherine di cotone che saranno distribuite alla popolazione. Le mascherine, che possono essere riutilizzabili, dovranno essere sanificate direttamente da chi le riceverà lavandole con acqua e candeggina o altro disinfettante. Alcune mascherine vengono già recapitate con la consegna della spesa e dei farmaci a domicilio. Stiamo studiando proprio in queste ore una soluzione per cercare di raggiungere il più possibile tutta la popolazione.
Allo stesso tempo stiamo cercando soluzioni per strutture dove poter ospitare i familiari di pazienti positivi o medici e operatori che per motivi di sicurezza potrebbero preferire di non rientrare presso le proprie famiglie. I volontari della Protezione Civile, che stanno svolgendo un ottimo lavoro, sono impegnati nell’assistenza degli accessi all’ospedale e ai distretti e da questa mattina forniranno supporto anche agli uffici postali nei giorni di pagamento delle pensioni. Gli interventi di Protezione Civile vengono concordati anche con gli altri Comuni. Abbiamo avuto più incontri, di cui l’ultimo in videoconferenza.
Proseguono i controlli della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine sul rispetto dei divieti e delle limitazioni imposti dai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, verifiche che si sono fatte via via sempre più stringenti e che hanno portato e porteranno alla denuncia dei trasgressori. Ho ricevuto, anche nel corso della Commissione Capigruppo, la sollecitazione circa l’utilizzo di volontari con droni per far rispettare i decreti governativi, una misura che non ritengo necessaria visto l’ottimo lavoro che stanno svolgendo gli agenti della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine”.
“Stiamo affrontando un’emergenza planetaria – conclude il Sindaco – la situazione è in costante evoluzione e le questioni da affrontare cambiano ora dopo ora. Per questo voglio esprimere apprezzamento per lo sforzo che tutti quanti stanno facendo per gestire la situazione. Ho apprezzato altresì i toni e i contenuti della discussione della Commissione che fortunatamente nulla hanno a che vedere con quelli utilizzati, in questo momento così difficile, solo per cercare visibilità sulla stampa o sui social network. Ho dato quindi la mia disponibilità a un aggiornamento periodico sulla situazione in Commissione Capigruppo e a valutare la possibilità di una convocazione durante una riunione del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile al cui interno ho chiesto di inserire anche un rappresentante dell’Ospedale ‘Santa Maria della Stella’”.