Cronaca

Orvieto, 2 donne denunciate e un uomo in carcere

Intensa l’attività del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto nel periodo estivo, che ha visto, su disposizione del Questore Messineo, il potenziamento dei servizi di controllo del territorio per garantire la massima sicurezza sia a residenti che ai numerosi turisti che, come ogni anno vengono a visitare la Città della Rupe.

Tre le persone colpite dai controlli di ieri che hanno portato all’arresto di un italiano e all’allontanamento di due cittadine rumene.

Le ragazze sono state fermate dalla Squadra Volante in due diverse occasioni, ieri mattina, mentre si aggiravano con fare sospetto tra le autovetture in sosta nel parcheggio di Piazza della Pace.

La prima, fermata intorno alle 9, è risultata gravata da numerosi precedenti penali e di polizia, tra cui reati contro il patrimonio, false attestazioni, nonché innumerevoli provvedimenti di allontanamento da molte città italiane, come quello disposto a maggio dal Questore di Terni che le vietava di far ritorno nel Comune di Orvieto per tre anni.

Proprio per questa violazione, la 33enne donna rumena, proveniente da un campo nomadi di Roma, è stata denunciata in stato di libertà.

L’altra è stata fermata, sempre nello stesso parcheggio due ore dopo e dal controllo è emersa una situazione identica alla precedente: una lunga lista di precedenti penali ed allontanamenti, il più recente proprio quello da Orvieto, firmato dal Questore Messineo lo scorso 18 giugno; anche lei, di 20 anni e residente a Roma presso una connazionale con lo stesso curriculum criminale, è stata denunciata per la violazione.

Anche l’italiano, un 42enne pregiudicato di Orvieto, è rimasto “vittima” dei controlli della Polizia di Stato di questi giorni: già sottoposto al regime degli arresti domiciliari per porto abusivo di arma da fuoco, era risultato assente dalla sua abitazione varie volte nelle ore notturne e serali, quando la Squadra Volante, durante i quotidiani servizi di controllo alle persone sottoposte alle misure alternative alla detenzione non lo aveva trovato in casa.

In base alla segnalazione da parte della Squadra Anticrimine del Commissariato di PS, il Magistrato di Sorveglianza dell’Ufficio di Spoleto ha ritenuto di dover revocare gli arresti domiciliari, ordinando la pena più severa della detenzione.