“Fare chiarezza sull’eventuale esistenza di un pericolo legato ai due ricoveri di legionella avvenuti nei giorni scorsi a Orvieto”. È quanto chiede il consigliere regionale Marco Squarta (FdI – portavoce centrodestra) annunciando la presentazione di una interrogazione all’assessore alla Sanità, Luca Barberini, per conoscere “se oltre ai due episodi di Orvieto ce ne sono stati altri in Umbria, se in alcune particolari zone esiste un pericolo potenziale di contagio e quali misure preventive vengono adottate dalla Regione”.
“A Brescia – spiega Squarta – l’elemento comune alla quasi totalità delle 235 persone che si sono ammalate di polmonite è il fatto di vivere lungo il percorso del fiume Chiese. Perciò l’ipotesi più accreditata, secondo i recenti studi, è quella per cui il batterio della legionella si sia sviluppato nelle pozzanghere d’acqua del fiume che in estate diventa un rigagnolo. Considerato – conclude Squarta – che il più delle volte il contagio avviene respirando particelle d’acqua infetta, e che in Umbria ci sono numerosi fiumi e torrenti che durante l’estate hanno risentito del caldo, Arpa sta facendo qualcosa?”.