Luca Biribanti
“Ti spacco il cuore, ti ammazzo e ti brucio con l'acido” , con queste parole era solito rivolgersi alla moglie, un uomo arrestato dalla Polizia di Terni all'aeroporto di Roma. L'ordine di custodia cautelare in carcere era stato disposto dal Gip di Terni, Maurizio Santoloci, nel luglio 2011, dopo che gli agenti avevano indagato sulla miserevole condizione di terrore in cui l'uomo costringeva a vivere la sua famiglia. Il cittadino marocchino, 38 anni, non aveva un lavoro fisso e passava spesso le sua giornate in casa in compagnia dell'alcol; se la moglie provava a ricordargli che aveva il compito di provvedere al mantenimento della famiglia, composta anche da 3 figli compresi in un'età di 4 e 12 anni, veniva aggredita con calci e pugni oltre che con le parole spaventose già riportate.
I fatti risalgono al 2010-11, quando in una notte di ordinaria follia, l'uomo aveva distrutto la porta di casa, rovesciato una pentola bollente e, preso in braccio il figlio più piccolo, aveva compiuto il gesto di volerlo lanciare dalla finestra. La moglie ha raccontato come una notte, nel 2011, tornato a casa ubriaco, l’abbia violentata, costringendola all’atto sessuale, bloccandole il collo con un braccio, incurante di aver svegliato il figlio più piccolo che dormiva nel letto con lei e che perciò aveva assistito terrorizzato alla scena.
La donna aveva deciso di aspettare per denunciarlo con l'intenzione di tenere unita la famiglia, ma esasperata dal comportamento dell'uomo che andava peggiorando invece di migliorare, ha confessato tutto agli agenti della Questura.
Il delinquente è stato arrestato ieri, dopo essere sbarcato dal Marocco, dove si era rifugiato sperando di sfuggire all'arresto, a Fiumicino dalla Polizia di Frontiera. Nell'ambito della verifica del passaporto gli agenti hanno trovato l'ordine d'arresto firmato da Santoloci che hanno provveduto ad eseguire.
Ora l’uomo si trova richiuso nel carcere di Civitavecchia, con la pesante accusa di aver sottoposto la moglie e i figli minori a ripetuti atti di violenza fisica e psicologica e per aver costretto la coniuge a subire un rapporto sessuale non voluto.
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