Luca Biribanti
Era un vero e proprio inferno quello che si celava dietro le mura di un'abitazione del piccolo borgo di Guardea, in provincia di Terni. Due gemellini di 2 anni e mezzo venivano legati, insultati, e malmenati dai genitori, che ora si trovano in carcere. Una coppia che non dava nell'occhio e che apparentemente conduceva una vita normale nella cittadina vicino Amelia, formata da un uomo in pensione originario di Civitavecchia e una donna di 50 anni originaria della Sicilia. L'arresto è scattato venerdì e ci è voluta tutta la delicatezza del caso per non causare un trauma ulteriore ai due piccoli. I carabinieri, coordinati dal capitano Michele Basilio, sono entrati in azione con l'aiuto di una psichiatra infantile: alle manette la donna ha reagito con urla disperate chiedendo di non essere separata dai piccoli, mentre l'uomo stupito, fatto ancora più grave, non si è lasciato andare ad atteggiamenti contrari.
Secondo quanto ricostruito dai militari, il padre dei gemellini era il violento, e tra i due genitori era quello che aveva un ruolo 'attivo' nei loro confronti. La madre era invece completamente passiva, sia nel rapporto con i figli, nei confronti dei quali non aveva gesti d'affetto e di interesse, sia nei confronti del marito, di cui approvava la condotta e se ne rendeva complice.
Le violenze nei confronti dei piccoli, che venivano costretti a stare girati contro il muro col seggiolone se facevano capricci, venivano insultati con parole di ogni tipo e picchiati, sono state filmate dai militari. I video hanno impressionato anche il pm Elisabetta Massini e il gip, Maurizio Santoloci, che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per i 2 orchi, ai quali è stata anche sospesa la patria potestà.
I gemellini sono invece stati ad una struttura protetta.
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