I migliori oli extravergini dell'Umbria sono stati premiati nel corso della manifestazione conclusiva del concorso regionale “Oro Verde dell’Umbria”, che si è tenuta a Perugia, nell'aula magna della facolta di Agraria.
I vincitori del prestigioso premio rappresentano l'eccellenza olearia della regione e provengono esclusivamente da olive prodotte e raccolte in Umbria.
Ecco i magnifici 8 con il più alto punteggio di qualità, che parteciperanno alla selezione finale Concorso nazionale Ercole Olivario, il premio nazionale che laurea ogni anno l'eccellenza del settore e che il 23 marzo a Perugia proclamerà gli oli extravergine migliori d'Italia: Frantoio Marfuga snc, Azienda agraria Marfuga; Azienda agraria Calvarone; Azienda agraria Viola; Ranchino Eugenio; Moretti Omero; Batta Giovanni e Cantine Lungarotti.
Primi tre oli classificati nella categoria DOP: Frantoio Marfuga (Campello sul Clitunno); Azienda Agraria Marfuga (Campello sul Clitunno); Azienda agraria Calvarone (Spello). Per la stessa categoria hanno ricevuto la pergamena al merito: Azienda agraria Viola (Sant'Eraclio di Foligno); Ranchino Eugenio (Orvieto) e Batta Giovanni (Perugia).
Primi tre oli classificati nella categoria extravergine: Moretti Omero (Giano dell'Umbria);Azienda agricola Faena (Fratta Todina) e Azienda agraria Ricci Alessandro (Montecchio).
L'azienda agraria Viola di Sant'Eraclio di Foligno si è aggiudicata il Premio Qualità e Immagine, un riconoscimento, che oltre alla qualità organolettiche del prodotto, premia la capacità di dare chiare informazioni al consumatore, l'eleganza dell'etichetta, il design e la funzionalità della bottiglia e i materiali innovativi usati per la confezione:
I primi classificati nella categoria “Diploma Gran Menzione Olio DOP Umbria” sono stati: Azienda agricola Contessa Geltrude di Amelia (sottozona Colli Amerini), Azienda agraria Marfuga di Campello sul Clitunno (sottozona Colli Assisi Spoleto); Frantoio Marfuga di Campello sul Clitunno (sottozona Colli Martani); Batta Giovanni di Perugia (sottozona Colli del Trasimeno) e Ranchino Eugenio di Orvieto (sottozona Colli Orvietani).
La “Menzione Speciale olio biologico” è stata assegnata all'Azienda agraria Marfuga di Campello sul Clitunno.
L'azienda Casteldoglio di Montecastello di Vibio è stata proclamata vincitore assoluto del “Premio piccole produzioni”.
La cerimonia di premiazione è stata preceduta dal seminario “Oro Verde meine Liebe. L'Umbria dell'olio incontra la Germania”, promosso in collaborazione con il Centro Estero dell'Umbria e dedicato alle attività di promozione del prodotto nel mercato tedesco. L'incontro è stato coordinato da Marco Oreggia, esperto assaggiatore, giornalista e critico enogastronomico, consulente delle più importanti testate del settore. Insieme a lui, Udo Gumpel, giornalista televisivo, corrispondente in Italia per la tv tedesca Ntv-Rtl, che ha focalizzato il suo intervento su come comunicare in modo efficace la qualità dell'olio umbro in Germania. Andrea Sita, assaggiatore ed esperto del mercato tedesco, ha affrontato invece tutte le problematiche relative alla commercializzazione del prodotto.
Il Concorso ha unito, ancora una volta, tutto il mondo dell'olio umbro: è stato promosso dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio dell’Umbria, in collaborazione con le Camere di Commercio di Perugia e Terni, Promocamera, la Regione dell’Umbria, il Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, il Consorzio di Tutela Olio Extravergine Dop “Umbria”, la Coldiretti, la Confagricoltura, la Cia, l’Accademia Nazionale dell’olivo e dell’olio, la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia, l’Istituto per il commercio Estero, l’Associazione Strada dell’Olio Extravergine d’oliva Dop Umbria e l’Associazione Città dell’olio.
All'inizio della manifestazione, Giorgio Mencaroni, presidente di Unioncamere Umbria, ha invitato il pubblico di produttori ed addetti ai lavori ad un minuto di silenzio in memoria delle vittime del recente attentato nella sede della Regione: “Oggi per il mondo dell'olio umbro è un giorno di festa, ma sento comunque di dover rivolgere un pensiero commosso alle vittime della follia omicida che meno di tre giorni fa ha sconvolto la nostra regione. L'Umbria è in lutto. Un cordoglio profondo al quale l'ente camerale, la casa delle imprese, si associa, con rispetto” E ha ricordato l'importanza, non solo economica, del settore oleario per l'economia regionale: “Dobbiamo essere consapevoli che dentro la bottiglia di olio dell'Umbria che proponiamo sul mercato, il consumatore assaporerà anche l'immagine della regione, evocherà un paesaggio ed uno stile di vita”.
Concetto condiviso dall'assessore all'Agricoltura della Regione Francesca Cecchini, che ha sottolineato il ruolo strategico che svolgono per l'economia del territorio le trentamila aziende agricole presenti in Umbria: “Voglio anche dire a tutti i produttori presenti che siamo ai primi posti in Italia per quanto riguarda l'efficacia dei finanziamenti europei alle imprese agricole”.
Giuseppe Lomurno, assessore allo Sviluppo economico del comune di Perugia ha invece messo l'accento sul fatto che il capoluogo regionale in questo mese di marzo, grazie ad premio “Oro Verde” ed al concorso “Ercole Olivario” ha assunto, di fatto, il ruolo di capitale italiana dell'olio di qualità: “Una occasione preziosa e una carta importante per l'agricoltura, uno dei motori economici della regione, alla quale dobbiamo riservare impegno ed attenzioni e destinare in futuro maggiori risorse”.
Albano Agabiti, presidente della Coldiretti regionale, presente al concorso come esponente della giunta di Unioncamere Umbria, ha invitato ad una “grande attenzione nella gestione delle risorse comunitarie che sono limitate e che proprio per questo vanno concentrate sulle imprese capaci di fare filiera”.
Francesco Pennacchi, preside della facoltà di Agraria ha fatto gli onori di casa. E Giorgio Mencaroni lo ha ringraziato a nome dell'ente camerale e di tutti i produttori: “Come sapete la facoltà di Agraria, secondo il Censis, è al secondo posto in Italia per la qualità della didattica. Un vanto per l'università e la regione, un fiore all'occhiello di un territorio che ha un bisogno di buoni esempi e di eccellenze da imitare e nelle quali riconoscersi. Qualità deve anche essere la parola chiave di ogni nostra azione futura nella promozione dello straordinario olio dell'Umbria”.