Spoleto

Opposizione ora governa la città di Spoleto, prova generale di sfiducia?

L’opposizione ora governa in Consiglio comunale e guida i processi dell’assemblea. Sembra un paradosso ma è quanto si registra a Spoleto dove gli ultimi due consigli tenutisi tra ieri e oggi (martedì 22 dicembre) confermano che la Giunta De Augustinis è ormai agli sgoccioli.

Se fino alla scorsa settimana la “maggioranza” ha potuto contare sul voto di astensione di Fd’I, dei 3 leghisti e della consigliera di FI che non si riconoscono più nella governance, incassando approvazioni di pratiche al limite dei numeri (come per il Bilancio passato con appena 9 voti favorevoli su 25), ora è l’opposizione a dettare l’agenda dei lavori.

Una prima prova di forza si è registrata durante il consiglio comunale di lunedì; il giorno successivo la conferma che sancisce la fine della legislatura, anche se De Augustinis & Co. non hanno finora neanche preso in considerazione, almeno ufficialmente, di abbandonare il palazzo (ma neanche una alternativa nel cercare di ricucire gli strappi, forse ormai troppi).

Insomma, la crisi politica apertasi a settembre scorso è diventata una vera e propria lenta agonia, la cui fine sembra prossima. Difficile capire se quanto avvenuto nella due giorni sia stata una prima prova generale, ma di certo l’opposizione ha cambiato passo e sembra accelerare verso quell’idea di una mozione di sfiducia che circola da qualche settimana in città. Ma andiamo con ordine.

Opposizione governa, bocciata razionalizzazione delle Partecipate

Il comportamento dell’opposizione è apparso subito chiaro: approvare le pratiche che hanno un riflesso sull’economia o sono importanti per la gestione amministrativa, bocciare quelle di natura politica.

Ad aprire le danze è stato il consigliere Settimi che lunedì ha subito chiesto una inversione dell’ordine del giorno per discutere la mozione (Settimi, Profili, Frascarelli) con cui sopprimere l’articolo del regolamento delle entrate comunali che esclude la possibilità di rateizzare o dilazionare i pagamenti a chi ha già ricevuto tale beneficio. Sapendo di non avere  numeri, la maggioranza si è accodata e ha appoggiato l’iniziativa dell’opposizione. Approvata senza neanche passare da una discussione.

Subito dopo è toccato al tema della razionalizzazione periodica delle società partecipate”, un argomento che riguarda diverse società come ASe, Vus, Vuscom, Farmacie, Umbria mobilità, etc. La Giunta si è presentata con una proposta a detta della minoranza a dir poco opaca, senza un vision per il futuro. Già dai vari interventi dei consiglieri si è capito che la pratica non sarebbe andata a buon fine e a nulla è valsa la “promessa” del presidente Ranucci di convocare a breve la Commissione bilancio per “sciorinare tutte le problematiche dell’ASe” (cosa già promessa lo scorso 2019 e non fatta) o il “richiamo” del presidente Cretoni che la mancata approvazione avrebbe comportato una sanzione di almeno 5mila euro. Al momento del voto, dopo quasi 2 ore di discussione, i numeri sono venuti fuori in modo chiaro: 12 contrari (assenti al momento della votazione Erbaioli, Fedeli e Santirosi), 1 astenuto (la consigliera di FI) e 8 contrari. “Il Consiglio comunale non approva” sancisce Cretoni.

A seguire la votazione sulla “delega di funzioni dal Comune di Spoleto all’Agenzia Forestale regionale” che, in quanto amministrativa, è passata con 14 voti favorevoli e 7 astenuti.

E’ stata poi la volta della “modifica regolamento concessione contributi e vantaggi economici ad associazioni o altri organismi”, illustrata dall’assessora Urbani che è sembrata in difficoltà sotto il pressing dell’opposizione, tanto da essere “soccorsa” dal dirigente Frontalini. Per non andare contro le associazioni e onlus l’opposizione si è astenuta lasciando il campo libero ai colleghi della cosidetta “maggioranza”: 9 favorevoli e 11 astenuti.

Opposizione governa, bis nel day after

Il day after è stato una fotocopia pressoché identica di quanto avvenuto il giorno prima.

Tutto è filato liscio sulla votazione del nuovo “Regolamento degli orti da affidare ad anziani” con 18 voti favorevoli e 6 astenuti.

I problemi sono emersi con la discussione della “modifica al regolamenti di disciplina della tassa rifiuti (Tari): riduzioni ed esenzioni per le utenze domestiche e non domestiche a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza”, quando il presidente Cretoni ha dovuto ammettere che per qualche motivo la pratica è rimasta “in un cassetto per diverse settimane”. Una situazione che, se approvata con il Bilancio di previsione, avrebbe consentito di andare incontro a tanti commercianti che hanno dovuto chiudere le attività per il lockdown. Una sequela di critiche sono così partite dai capigruppo Lisci (Pd), Profili (Alleanza civica), Renzi (Ora Spoleto), Polinori (Fd’I). Ma la frittata ormai era stata fatta con il Regolamento che entrerà in vigore solo dal gennaio 2021. L’esito del voto ha seguito la strategia imposta dalla opposizione: su 24 votanti, 9 favorevoli (i filogovernativi) e 15 astenuti.

Ma non è finita. A irrigidire le minoranze è stata la messa ai voti della richiesta di alcuni cittadini affinché la strada di accesso alla località di Agliano della frazione di Pompagnano venga presa in carico dal Comune: da strada vicinale ad uso pubblico a strada comunale. Come ce ne sono tante su tutto il comprensorio di Spoleto e per alcune di queste sarebbero già state presentate analoghe domande mai finite all’attenzione del consiglio comunale.

A caldeggiare l’approvazione è stato il consigliere Ranucci (forse perchè vive a Pompagnano e in questa sezione ha ottenuto la maggior parte dei voti) ma la maggioranza dei colleghi consiliari decidono di rimandarla in Commissione per un approfondimento e una verifica con altre pratiche simili: su 23 presenti, 15 votano il rinvio, 8 i contrari. Un’altra doccia gelata per la “maggioranza”.

Tutti favorevoli sono risultati all’approvazione della “individuazione delle frazioni non metanizzate ai fini della riduzione del costo del gasolio e gpl usati come combustibile per riscaldamento” (21 su 21).

Mentre l’ultimo braccio di forza si è consumato per la pratica di “acquisizione di un piccolo rateo di terreno” a Baiano passata con 8 voti dei filogovernativi e 12 astenuti.

Il Gran finale della Giunta

Sono da poco passate le 18, un tempo record per il Consiglio, solitamente intento ad andare con i lavori oltre le 20-21. Ci sarebbe quindi la possibilità di discutere mozioni e interrogazioni sepolte quasi dalla polvere, tanto ne è passato di tempo dalla loro presentazione. Al Presidente Cretoni, che da un anno promette un consiglio ad hoc,  non pare vero di chiamare la prima mozione tra quelle fissate all’ordine del giorno.

Passerei quindi al capitolo delle mozioni, c’è la mozione del Pd avente ad oggetto ‘Un Festival che guarda alle nuove generazioni e amico dei bambini’….non vedo però l’assessore Urbani per una eventuale risposta” dice al microfono.

Scusi presidente per la verità io non vedo nessun assessore sui banchi e nessuno collegato, stiamo discutendo le mozioni in assenza della Giunta?” domanda ironica la consigliera di opposizione Ilaria Frasarelli (Spoleto popolare)

Sì in effetti c’è un po’ di mancanza di manodopera” replica il presidente del consiglio, tra lo sconcerto per il fuggi-fuggi generale di sindaco e assessori.

Attesi questa mattina, con inizio alle ore 10, per la tradizionale Conferenza stampa di fine anno, che non preannuncia particolarmente felice vista la situazione generale in cui versa la politica cittadina.

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