Categorie: Economia & Lavoro Perugia

Opere Pie, progetto maxistalla in dirittura di arrivo. In giunta la rimozione dei vincoli ambientali

Potrebbe vedere la luce a breve il bando di assegnazione del progetto multimilionario per la costruzione di una nuova maxistalla di allevamento bestiame delle Opere Pie Riunite a Santa Maria Rossa, nei pressi di Perugia, con l'ultimo principale ostacolo del vincolo ambientale che interessa la zona, che finirà a giorni in giunta comunale.

Secondo quanto riferito da fonti sindacali, il progetto è stato questa settimana al centro di un incontro tra l'ente Opere Pie Riunite e l'assessore all'Urbanistica del comune di Perugia Valeria Cardinali. In questo frangente, riferiscono i sindacati presenti all'incontro, la Cardinali si è detta pronta ad appoggiare “un progetto concreto per la realizzazione della maxi stalla e a portarlo in giunta”, per modificare la destinazione d'uso dei terreni, principale ostacolo che ancora si frappone sulla strade della messa a bando del progetto.

“Il processo è in una fase di stallo a causa dei vincoli ambientali che interessano l'area”, ha detto Cristiano Alunni, esponente della Flai Cgil. “Il comune deve agire attraverso modifiche strutturali”, ha detto Alunni, secondo cui “l'assessore si è impegnata prendere in considerazione la variante e a portarla in giunta”.
Non è però scontato che una volta in giunta la proposta possa avere vita facile, considerate le polemiche sorte in zona in seguito alla vicenda politico giudiziaria dei terreni destinati al nuovo insediamento Ikea e alle forte resistenze al progetto da parte di alcuni movimenti ambientalisti locali.

Il progetto – La nuova maxistalla, di cui lavoratori, vertici delle Opere Pie Riunite ed esponenti delle istituzioni discutono da mesi, dovrebbe raccogliere in un solo complesso intensivo circa mille bovini, accorpando quattro allevamenti dell'ente (nell'attuale stalla di Santa Maria Rossa si trovano oggi circa 400 capi). Oltre a comportare risparmi strutturali, l'accorpamento secondo le intenzioni del progetto dovrebbe permettere la realizzazione di un impianto di produzione energetica tramite biomasse, che diventerebbe una delle principali fonti di ricavi del complesso.

Il progetto, secondo le stime attuali, ha una volore complessivo di oltre cinque milioni di euro e, se raggiungerà la fase esecutiva, dovrà essere appaltato tramite bando europeo.

I fondi – I sindacati sono da tempo impegnati nel sostenere il progetto per garantire l'occupazione dei circa quaranta impiegati dell'ente, oggi minacciati da una situazione economica fortemente dissestata, con gli stipendi spesso in forte ritardo. Nonostante i buchi di bilancio, però, secondo gli esponenti sindacali, quello della copertura finanziaria del progetto non dovrebbe essere un problema rilevante. Oltre alla garanzia data dall'ingente patrimonio immobile dell'ente, infatti, il progetto gode dei finanziamenti del Fondo per lo Sviluppo Rurale, di probabili investimenti della Grifo Latte -di cui le Opere Pie sono il principale fornitore- e di un sostegno politico comunale e regionale che dovrebbe essere di sufficiente garanzia per gli istituti di credito, nonostante i “rubinetti chiusi” del tempo di crisi.

Francesco de Augustinis