“Ai dirigenti delle cooperative che hanno organizzato e telecomandato le manifestazioni di protesta lunedì pomeriggio in consiglio comunale e ai dipendenti delle cooperative stesse, protagonisti in prima persona delle manifestazioni vogliamo ribadire quello che, circostanze permettendo, abbiamo già detto in aula. E cioè che entrambi, dirigenti e dipendenti, presentandosi a Palazzo Spada, hanno senz’altro sbagliato indirizzo”.
È la risposta del consigliere di opposizione Marco Cecconi alla protesta messa in atto da alcuni dipendenti delle Coop interessate dall’Operazione Spada durante l’ultimo consiglio comunale. I Lavoratori avevano fatto irruzione a Palazzo Spada prima della discussione dell’assestamento di bilancio, mostrando verso i banchi della minoranza cartelli con scritto: “Non siamo ladri”.
“Se, a loro avviso, le vicende giudiziarie connesse alla cosiddetta “Operazione-Spada” – spiega Cecconi – mettono a rischio posti di lavoro, è per l’appunto negli uffici della Procura che dovrebbero organizzare, se se la sentono, i propri sit-in. E se poi pensano davvero che la colpa di tutto ciò sia delle opposizioni, altro indirizzo sbagliato, significa non aver compreso che sono proprio la maggioranza e la giunta in carica a non poter garantire loro più niente. Prigioniera dei propri debiti e sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti, oggi come oggi questa Amministrazione non è davvero in grado di poter assicurare un posto di lavoro nemmeno ai propri assessori, non a caso scesi al minimo storico di 4, di cui per inciso il 50% raggiunti da avvisi di garanzia.
Se il mondo della cooperazione sociale – dice senza mezzi termini Cecconi – vuole recuperare la credibilità e l’autorevolezza che merita, sarà bene che impari a rinunciare a certi privilegi e a sapere riconoscere le vere responsabilità. Solo così, come noi ci auspichiamo, potrà ridiventare un attore credibile e affidabile del sistema economico e culturale della nostra città”.