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“Operazione Saudade”, Polizia stronca traffico internazionale di droga

Nella mattinata di mercoledì 28 maggio, il vice questore aggiunto Marco Tangorra, dirigente del Commissariato di Polizia di Città di Castello, assistito dall’Ispettore superiore della Squadra Anticrimine Maurizio Alessandrini, hanno illustrato “con orgoglio”, nella sala stampa degli uffici di via Morandi, i dettagli dell’ “Operazione Saudade”.

Quest’ultima, infatti, ha portato all’arresto di due “rispettati e temuti” fratelli residenti a San Secondo, frazione del tifernate: Boncompagni Aldo nato a Città di Castello il 27.03.1968 e Boncompagni Luca, anch’esso nato a Città di Castello il 02.07.1966.

L’accusa nei loro confronti è quella di aver organizzato, in più occasioni, l’acquisto, il trasporto e lo spaccio sia di cocaina, dal Brasile (utilizzando anche corrieri “ovulatori”), che di ingenti quantità di hashish, nella zona dell’Altotevere, Proprio nella mattinata di ieri, martedì 27 maggio, erano stati eseguiti due ordini di custodia cautelare in carcere emessi dalla Procura di Perugia, per “traffico internazionale di stupefacenti”. Le indagini erano state coordinate dal Sostituto Procuratore dr. Mario Formisano.

“Saudade” – La vicenda ha acquisito contorni internazionali proprio perché Aldo, tra gli altri possedimenti, era proprietario di una villa con piscina a Salvador de Bahia in Brasile, luogo da cui ha avuto inizio il traffico di “corrieri-ovulatori”.

Dal 2007… – Gli arresti dei due “fratelli-grossisti”, infatti, sono l’epilogo di un’intensa attività investigativa che ebbe origine nel lontano 2007 con l’arresto del 46enne C.F. a Città di Castello, trovato in possesso di 1 kg di cocaina, 4,5 di hashish e 2,7 kg di marijuana.

…A oggi – Gli arresti sono strettamente connessi anche con quello di P.P., effettuato il 19 marzo scorso presso l’Ospedale di Città di Castello: quest’ultimo, sempre di San Secondo, balzò agli onori della cronaca per aver ingerito e trasportato dal Brasile 120 ovuli di cocaina pura per un totale di oltre 500 grammi. L’uomo, al servizio dei due, venne ritrovato proprio nella casa tifernate di Aldo Boncompagni.                         

Le perquisizioni domiciliari (nel video) sono state effettuate con l’ausilio del Reparto Cinofili di Ancona ed estese a tutte le proprietà dei due fratelli,. I terreni in loro possesso sono stati letteralmente “arati” con un trattore per ritrovare altri eventuali elementi d’indagine sotterrati. Nel corso delle ricerche, nella casa di San Secondo, sono stati rinvenuti 8700 euro in contanti, nascosti in un doppio fondo con cassetto a scomparsa all’interno di un mobile in camera da letto, 3026 reali brasiliani ed altra valuta boliviana. Inoltre, in altri due contenitori di legno, sempre nascosti nella zoccolatura di un mobile, è stata trovata della documentazione di assoluto interesse investigativo, tra cui una grande disponibilità di sim, cellulari e un pc. I cani, inoltre, hanno spesso fiutato tracce di droga.

Grande soddisfazione ha espresso il dirigente Tangorra: “E’ stata un’operazione ‘eccezionale’ e ‘inusuale’ per Città di Castello. Ciò che lascia inorriditi è la realtà omertosa che c’è in questo mondo e il fatto che questi ‘mercanti di morte’ lascino passare tale mestiere per una cosa del tutto normale”. Tangorra non ha mancato di sottolineare come proprio grazie a questa loro attività i due fratelli potessero permettersi una bella vita tra ville, macchine di lusso e piscine.

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