Categorie: Cronaca Perugia

Operazione “Dracula” / 8 arresti e 20 indagati per traffico di droga e prostituzione tra Corciano, Foligno, Assisi e Perugia

Sara Minciaroni

Operazione dracula. Tradotto: un giro di droga e prostituzione che nel 2010 e 2011 è stato sotto il mirino degli agenti della mobile di Marco Chiacchiera e del pm Antonella Duchini. Venti gli indagati e questa mattina sono scattate otto misure di custodia cautelare in carcere chieste dal pm ed emesse dal Gip Lidia Brutti, solo due delle quali eseguite fuori dall' Umbria. Un' organizzazione di cittadini albanesi smantellata tra Perugia, Assisi, Foligno e Corciano dove appunto sono stati eseguiti gli arresti. Al vertice dell'organizzazione due uomini uno residente appunto a Corciano e l'altro a Foligno con base su Perugia nell'appartemento della giovane fidanzata del folignate, quest' ultima dedita alla prostituzione. Il traffico di droga gestito dalla banda proveniva da Roma e dalla Spagna ed era destinata al mercato umbro.

Gli arrestati. Questa mattina gli agenti diretti da Marco Chiacchiera hanno arrestato due uomini di 38 e 39 anni residenti a Foligno, un 24enne domiciliato a Perugia, un 38enne ed un 42enne domiciliati a Corciano ed un 33enne di Assisi. Due arresti anche fuori regione per due uomini di 21 e 28 anni residenti a Frosinone. Tutti sono cittadini di origine albanese.

Gli indagati sarebbero in tutto una ventina. L'indagine porta la data del 2010 e riguarda droga e prostituzione. Secondo gli inquirenti il 38enne di Corciano sarebbe stato indicato da organismi internazionali come un soggetto coinvolto nel traffico di stupefacenti con approvvigionamenti da Roma e Spagna e come persona dedita allo sfruttamento della prostituzione con la complicità dei suoi connazionali. Complici appunto il 38enne di Foligno e la sua giovane amante, di cui sfruttava anche la prostituzione. Una base logistica a Perugia città, ufficilamente l' appartamento della ragazza albanese e però a tutti gli effetti il “covo” perugino del 38enne.

Poco lavoro e troppo denaro. Ad insospettire gli inquirenti anche il tenore di vita del 38enne che nonostante risultasse dìtitolare di una ditta di imbianchini in relatà non è mai stato visto lavorare a dispetto di un tenore di vita molto costoso, a cominciare dalla macchina di valore, fino al grande appartamento dove viveva con moglie, figlia e madre.

Il giro d'affari. Un chilogrammo di coca purissima ripartito in quattro viaggi distribuiti mensilmente sull'asse Anagni-Perugia. Un quantitativo che sulle piazze di Perugia, Ponte San Giovanni, Corciano e Foligno arrivavano a fruttare incassi da 10mila euro al giorno, 300mila euro al mese. Questo il giro d'affari stroncato dell'operazione antidroga portata a conclusione dalla squadra mobile, che ha tolto dalle piazze umbre alcuni “medio-grossisti” come sono stati definiti dal vicequestore Marco Chiacchiera.

I due albanesi secondo la ricostruzione si avvalevano di manovalanza italiana. Pusher del posto dediti anche al controllo della prostituzione. Il complice, residente a Foligno è risultato pluripregiudicato per reati connessi allo spaccio di stupefacenti. Nel corso delle indagini, iniziate il 30 novembre 2010 e terminate il 21 luglio 2011, sono stati sequestri oltre un chilo e 130 grammi di cocaina. I reati, contestati a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata all'acquisto e cessione di cocaina, sfruttamento della prostituzione e per aver fittiziamente intestato un appartamento acquistato col provento dei traffici illeciti.

I sequestri. L' indagine si è concentrata anche sui patrimoni degli indagati, sono stati così sequestrati (perchè riconosciuti come provento di traffici illeciti) due autovetture di grossa cilindrata; due appartamenti a Corciano; tutti i conti correntii; quote di un grande appartamento a Foligno e Frosinone, oltre ad altre proprietà immobiliari.

Aperitivi e caffè. Dalle intercettazioni gli agenti sono riusciti a interpretare anche il linguaggio in codice dell'associazione. Il gruppo parlava spesso di “aperitivi” e “caffè” per indicare i diversi quantitativi di stupefacenti da cedere ai clienti. Tra questi vi erano anche alcuni che acquistavano a grammi (anche 3-4), che con molta probabilità rivendevano per trarne guadagno: 7 sono stati denunciati a piede libero per spaccio.