(Fda) Trentuno persone, appartenenti a tre distinti gruppi criminali, dediti allo sfruttamento della prostituzione, all'immigrazione clandestina e al trasporto e allo smercio di stupefacenti, sono stati arrestati stamani dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Perugia, in una maxi operazione a Perugia e in altre sette province del territorio nazionale (Ancona, Genova, Padova, Roma, Rovigo, Verbania e Viterbo), che ha visto l'impiego di oltre 120 uomini, con l’ausilio di unità cinofile e mezzi aerei. Gli arresti sono scattati a conclusione di un'attività di indagine che durava dal 2007, su ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Perugia – dott.ssa Carla Maria Giangamboni – su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Giuseppe Petrazzini, sotto la cui direzione si sono svolte le indagini.
L’indagine che ha portato agli arresti odierni nasce nel mese di novembre 2007, sulle tracce del sistema organizzato esistente dietro la prostituzione nella zona di via Settevalli e via del Macello di Perugia. Gli inquirenti sono risaliti in un primo momento a un gruppo di cittadini brasiliani, i quali gestivano un ampio giro di prostituzione sia di donne che di transessuali connazionali. Da qui l'indagine, svolta tramite appostamenti, pedinamenti e intercettazioni, si è allargata al mercato della droga strettamente connesso a quello della prostituzione, con il coinvolgimento di altri due gruppi di cittadini albanesi e nigeriani.
Secondo la ricostruzione dei militari, il primo gruppo, da cui è scaturita l’indagine, era dedito allo sfruttamento della prostituzione, sia di connazionali che di donne italiane, e all’immigrazione clandestina dal Brasile; gli altri due gruppi si occupavano invece di approvvigionare la droga, per l’uso delle prostitute e dei clienti, ma anche per lo spaccio al dettaglio in tutta Perugia. Lo stupefacente era reperito in varie località del territorio nazionale (Milano, Napoli e Roma), come pure dall’Olanda, dal Belgio e dall’Albania. Una volta nel capoluogo umbro, la droga veniva smerciata attraverso una fitta rete di gregari e pusher in tutto il territorio provinciale. Le consegne venivano effettuate da corrieri di volta in volta individuati che si spostavano prevalentemente attraverso la rete ferroviaria e stradale.
Durante l’attività, protrattasi fino all’ottobre del 2009, sono state tratte in arresto 10 persone in flagranza di reato, denunciate a piede libero 90 e sequestrati 3 kg di sostanza stupefacente (2,5 kg di cocaina e 0.5 kg di eroina) nonché somme di denaro contante per 50 mila euro.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Perugia ha voluto sottolineare in una nota come “l’importante risultato, che costituisce l’esito di una strategia di contrasto allo sfruttamento della prostituzione e alla droga che andrà avanti con rafforzata convinzione, sia stato reso possibile dal costante impegno dei propri militari, dal qualificato sostegno della magistratura inquirente e dalla preziosa collaborazione dei cittadini”.