Sono iniziate nel 2008 nelle piccole frazioni di Montebagnolo e Montelaguardia le indagini dell'Aliquota Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Perugia, d’intesa con la locale Direzione Distrettuale Antimafia, che hanno permesso di ricostruire l'attività di una vera e propria associazione a delinquere, impegnata nell'attività di importazione di stupefacenti in territorio umbro.
Secondo quanto riferito dai Carabinieri a dare il via alle indagini erano state alcune segnalazioni dei residenti delle piccole frazioni, “stanchi del continuo andirivieni di assuntori di stupefacenti e di pusher in tutte le ore del giorno e della notte”.
“L’attività -ha reso noto l'Arma- ha consentito di accertare l’esistenza di una complessa organizzazione composta da cittadini italiani, nord-africani e nigeriani dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina nella provincia di Perugia, con collettore di rifornimento ubicato nella città di Castel Volturno”, in provincia di Caserta.
Nel corso della lunga indagine, durata oltre due anni, sono stati effettuati quattro arresti di cittadini italiani e nord africani per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto trovati in possesso complessivamente di 90 grammi di eroina e di 10 grammi di cocaina. Inoltre è stata individuata una fitta rete di soggetti che fornivano supporto logistico nelle varie fasi del trasporto e dello spaccio delle sostanze stupefacenti, approvvigionate prevalentemente nel casertano.
A seguito di questa attività il Tribunale di Perugia ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino tunisino 40 enne, da anni in Italia, e di una cittadina nigeriana 35 enne. I due sono stati individuati dai Carabinieri della Compagnia di Assisi e di Mondragone il primo a Perugia e la seconda a Castel Volturno.
Il blitz dei carabinieri per arrestare i due è scattato alle prime luci dell’alba. Entrambi si trovano ora al carcere di Capanne e di Pozzuoli (NA) in attesa dell’interrogatorio di garanzia del Magistrato.
Francesco de Augustinis