3 arresti, decine di clienti filmati e che potrebbero finire nell’inchiesta, la più importante rete di spaccio di cocaina della Valle smantellata con sequestri di quantità importanti di droga: è il bilancio delle attività investigative avviate dal Comando provinciale carabinieri di Perugia con i colleghi del Nucleo operativo di Città di Castello che hanno portato a compimento un importante successo nella lunga e laboriosa operazione “BRA”, traendo in arresto tre persone straniere, residenti stabilmente ad Umbertide, tra cui una donna gestrice di un esercizio pubblico del centro. Proprio da un controllo del locale svolto dai militari nel giugno 2014 nasceva l’intera indagine, avendo sorpreso la titolare T.K. (Bielorussa di 28 anni) in possesso di alcune dosi di cocaina destinate allo spaccio al dettaglio anche ad alcuni avventori. Ne scaturiva una lunga serie di accertamenti e controlli di svariati soggetti del luogo e dell’intera Alta Valle del Tevere, tutti acquirenti segnalati alla Prefettura come assuntori perché trovati in possesso di dosi di cocaina appena acquistate dai componenti della “banda”. Lo spaccio (quantificabile in almeno 200 distinti episodi) era quindi destinato a tutta la Valle del Tevere ed in particolare alla zona di Umbertide. La rete di spaccio si avvaleva, oltre alla donna, di due persone di origine albanese (F.G. di 45 anni e E.H. di 28 anni), quest’ultimo ritenuto il principale indiziato dell’illecita attività. Già nel mese di marzo 2015 i Carabinieri di Umbertide in stretta collaborazione con il Nucleo Operativo di Città di Castello, intercettavano ed arrestavano F.G. (insospettabile 62enne) rivelatosi un corriere venuto dal nord Italia appositamente per rifornire la “banda” con ben 6 etti e mezzo di cocaina pura, da tagliare ed immettere sul mercato.
Nel mese di maggio 2015, i Carabinieri di questa Compagnia, dopo una serie di accertamenti e indagini, riuscivano a sorprendere la donna all’atto dello spaccio di alcune dosi di cocaina a due giovani avventori abituali. T.K. veniva perquisita e trovata in possesso di circa 25 grammi di cocaina, materiale da taglio, ed una ingente somma di denaro, quindi tratta in arresto.
Altri sequestri di sostanza stupefacente sono stati operati in Città di Castello nei confronti di giovani del luogo, con le relative denunce in stato di libertà di altre tre persone ritenute fiancheggiatori dei principali indiziati.
In ultimo, la sera del 30 ottobre 2015, i militari di questa Compagnia traevano in arresto l’intera banda composta dai due albanesi e la donna bielorussa, su mandato di cattura emessi dal Gip del Tribunale di Perugia, ritenendoli responsabili dell’attività di spaccio accertata dalle indagini effettuate. Il 28enne albanese è stato tradotto in carcere, mentre gli altri due sono stati posti agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni in Umbertide. Con questa esecuzione si ritiene debellato un grosso filone di spaccio di cocaina che riforniva i consumatori di tutta l’Alta Valle del Tevere.