Categorie: Cronaca Perugia

Operazione “Bellomo” / Cittadini normali nel giro di spaccio tra Todi, Deruta, Marsciano e Perugia

Nell’autunno del 2012 a Marsciano un gruppo di albanesi prende di mira il territorio e compie numerosi furti, uno della banda diventerà anche tristemente noto alle cronache per essere morto a Roma cadendo da un palazzo durante un “colpo” in abitazione.

L’operazione Bellomo, 16 ordinanze di misura cautelare emesse in tutto il Perugia, (che prende il nome dal modo in cui uno degli arrestati chiama i suoi clienti) parte proprio dalle ceneri di quegli arresti e riattiva la fiamma delle indagini, delineando i contorni di una fitta rete di spacciatori radicati sul territorio di Marsciano, Todi, Deruta, Fratta Todina e Perugia. “Quello che caratterizza questa operazione – ha spiega il conferenza stampa il colonnello dei carabinieri Angelo Cuneo – è che è stata colpita una batteria in cui il fulcro è costituito da italiani, persone totalmente inserite nel tessuto sociale. Questa operazione, è importante perché fa da contrappeso all’immagine che è stata data alla città da alcune trasmissioni televisive. Perugia è una città che non lascia spazio allo spaccio, dove si va a fondo nelle indagini e dove si reprime il fenomeno anche andando a cercare nel tessuto della città. Per non sempre questa attività illecita è in mano agli stranieri”.

“Cittadini normali”. Insomma italiani che nella vita di tutti i giorni erano impiegati, disoccupati, ristoratori, commercianti anche di un certo spessore. La procura ha condiviso il lavoro dei carabinieri coordinato dal pm Massimo Casucci ed ha chiesto al Gip Lidia Brutti l’emissione delle ordinanze, tutte accolte, come spiegato eseguita dai carabinieri di Todi e spiegata da comandante della compagnia Marcello Egidi. Un vasto traffico di stupefacenti, segnatamente hascisc e marijuana, ma anche cocaina e droghe sintetiche, come l’ecstasy. Il fulcro della fitta rete di spaccio era rappresentato da uno straniero che, servendosi di svariati pusher, riforniva a Marsciano, Fratta Todina, Deruta, numerosi assuntori di quantitativi, talvolta, anche consistenti. Tra i vari cavalli dello spacciatore in questione figura un italiano di quarantacinque anni (B.L.), residente a San Venanzo (TR), che aveva un duplice compito: riscuotere, anche con le maniere forti, i pagamenti delle droghe vendute a credito e spacciare, soprattutto l’ecstasy, in alcune discoteche di Perugia.

Super polline. Lo spacciatore, si riforniva da italiani: da C.G., perugino di trentadue anni, gestore di un ristorante a Deruta e dal cognato di questi, A.V., un trentaquattrenne, originario di Torre Annunziata (NA), si approvvigionava di hascisc. La droga dei due cognati presentava delle peculiarità: veniva confezionata a forma di “ovoletti” e chiamata in gergo “super polline” per l’elevata percentuale di principio attivo. Da D.S.W., altro campano di trentotto anni, residente a Perugia. Questi, benché sottoposto agli arresti domiciliari per delitti concernenti gli stupefacenti, continuava a spacciare rilevanti quantitativi di hascisc. Da un altro straniero di venticinque anni, che operava con un altro bulgaro (T.P. di ventisei anni), si faceva riferimento per la fornitura di cocaina.

I coinvolti. La misura cautelare riguarda l’applicazione della custodia in carcere per: D.S.W., C.G. E A.V.,l’applicazione degli arresti domiciliari per: B.L., T.L. 31enne di Fratta Todina trovato in possesso di 230 grammi di hashish, M.R., un italiano trentaquatrenne, residente a Gubbio; M.I.A., un romeno venticinquenne, residente a Marsciano; I.I.A., un romeno ventunenne, residente a Marsciano; T.I., una romena ventiseienne, residente a Foligno. L’applicazione dell’obbligo di dimora nei comuni di residenza, con obbligo di permanenza domiciliare notturna, per N.A.I., bulgaro trentaduenne, residente a Marsciano; L.M.I., bulgaro trentaduenne, residente a Perugia; P.E., italiano trentacinquenne, residente a Marsciano. Sempre in queste ore sono state eseguite diverse perquisizioni domiciliari nelle quali sono stati sequestrati diversi grammi di hascisc e marijuana nonché vari bilancini di precisione. Per tale motivo sono stati denunciati altri due uomini uno di Bastia Umbra e l’altro di Marsciano. Allo stato attuale vengono ricercati altri soggetti inseriti nella schiera degli spacciatori.