Orvieto

Operazione antidroga all’alba al carcere di Orvieto, sequestrati telefoni e stupefacenti

Operazione straordinaria all’alba della Polizia penitenziaria, questa mattina (12 aprile) al carcere di Orvieto, che con il supporto del Nucleo Cinofili ha portato al sequestro di tre telefoni cellulari e di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, attualmente sottoposte a esami di laboratorio per accertarne natura e quantità esatta.

La perquisizione ha permesso come i tre cellulari fossero utilizzati da un detenuto italiano e uno magrebino mentre la droga era occultata da un noto spacciatore della provincia di Viterbo, recentemente costituitosi nel penitenziario di Orvieto in seguito ad una condanna definitiva.

Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), attraverso il segretario dell’Umbria Fabrizio Bonino, ha espresso piena soddisfazione per l’operato degli agenti, che nonostante le criticità strutturali continuano a garantire ordine e sicurezza con abnegazione e senso dello Stato.

Il Sappe auspica provvedimenti disciplinari esemplari nei confronti dei detenuti coinvolti e chiede alla Direzione del carcere di attivarsi senza ulteriore indugio per il ⁠trasferimento immediato dei responsabili e dei loro eventuali complici e misure rigorose per prevenire il ripetersi di tali episodi, che minano la sicurezza dell’istituto e mettono a rischio la vita degli altri detenuti.

Anche Donato Capece, segretario generale del sndacato, sollecita urgenti e rapidi interventi a favore del personale in servizio nella Casa circondariale di Orvieto, ricordando che “nel triennio 2022/2024 sono stati sequestrati dalla Polizia Penitenziaria, nelle carceri italiane, circa 5.000 telefonini (4.931, per la precisione). Servono fatti concreti: non possiamo più permetterci che episodi di questo tipo diventino la norma. La sicurezza degli operatori, dei detenuti e dell’intera comunità è a rischio”.