Il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ha annunciato l’approvazione dello statuto dell’Agenzia per l’Italia Digitale. “Meglio tardi che mai, commenta l’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti. Restano, purtroppo, tutte le problematiche connesse al drastico taglio di risorse deciso dall’Europa per le infrastrutture tecnologiche, 8 miliardi di euro sui 9,2 previsti per il periodo 2014 – 2020.
La contrazione degli investimenti europei per la “banda larga” è in netta contraddizione con gli obiettivi definiti dalla “Agenda digitale europea”, continua l’assessore. Il taglio delle risorse per lo sviluppo della “banda larga” penalizzerà le “aree a fallimento di mercato” e l’integrazione delle infrastrutture.
Il cambio di strategia dell’Europa sul sostegno agli investimenti per la “banda larga” è una scelta sbagliata e penalizzante, per alcuni paesi, tra cui l’Italia, dove lo sviluppo infrastrutturale delle reti è ancora debole e parziale, con il rischio concreto che interi settori economici ed interi territori subiscano un ritardo incolmabile.
Per questo, sottolinea Vinti, è necessaria un’azione congiunta delle Regioni e delle forze politiche italiane che siedono al Parlamento di Strasburgo per un ripristino adeguato del fondo per lo sviluppo delle reti a “banda larga”.
La Regione Umbria è ormai impegnata sul fronte dell’abbattimento del digital divide e dello sviluppo delle infrastrutture tecnologiche, nonostante le difficoltà legate ai ritardi cronici dell’Italia e la miopia politica dell’Europa.
La Regione ha già emanato le linee guida per l’Agenda digitale dell’Umbria e, nel corso del 2013, al termine di un processo di condivisione con gli attori pubblici e privati interessati, sarà definito il Programma di interventi dell’Agenda che si concentrerà prioritariamente sullo sviluppo di servizi in rete e sulle interazioni tra comunità e reti cooperative diverse (reti di conoscenza)”.
“In coerenza con questo quadro, aggiunge l’assessore Vinti, è stato predisposto un disegno di legge regionale in materia di “Infrastrutture per le telecomunicazioni” che verrà approvato nel corso del 2013 e che, tra le prime leggi in Italia, stabilisce il principio del diritto per tutti all’accesso ad internet inteso, in questo senso, come “bene comune”. La legge, inoltre, disciplinerà alcuni ambiti specifici come quello dell’installazione degli impianti radioelettrici(in relazione al quale spetterà ai Comuni emanare specifici regolamenti), degli interventi per il cablaggio e introdurrà l’obbligo di cablare gli immobili di nuova costruzione e di inserire condutture e manufatti che possano ospitare la rete a fibre ottiche negli interventi relativi ad opere stradali e altre infrastrutture civili.
È evidente, conclude Vinti, che se l’operatività dell’Agenzia per l’Italia Digitale è una buona notizia, non possiamo non denunciare le problematiche che stanno rallentando la modernizzazione del Paese sotto il profilo dell’adeguamento infrastrutturale tecnologico e dell’abbattimento del digital divide, obiettivi che l’Umbria ha perseguito e perseguirà con determinazione anche nei prossimi mesi”.