Accompagnava la sua compagna a prostituirsi nei pressi del cimitero cittadino, la aspettava in macchina per vigilare che nessuno la molestasse e poi, dopo il lavoro, tornavano a casa. Con i risparmi erano anche riusciti a comprare un camper, per svolgere l’attività in più completa autonomia ed ampliare il mercato anche nella vicina provincia di Viterbo e più precisamente ad Orte. Un ménage tranquillo quello fra l’operaio 45enne di origini svizzere e residente a Narni e la 29enne rumena convivente, fin quando l’uomo non è stato denunciato da due prostitute rumene. Le donne hanno riferito agli agenti della Seconda Sezione della Squadra Mobile di essere state minacciate e quasi investite vicino al cimitero dall’uomo, che rivendicava come della sua compagna lo spazio dove queste si stavano prostituendo, obbligandole con la violenza ad andarsene. Spaventate, ma decise a non abbandonare la posizione, le donne si sono rivolte alla polizia, e dopo brevi ed accurate indagini gli agenti sono arrivati ad identificare l’uomo che è stato riconosciuto dalle due rumene.
I risultati delle indagini sono stati sottoposti al Giudice delle Indagini Preliminari che ha disposto l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari per i reati di sfruttamento della prostituzione e minacce.
Operaio di Narni costringeva la compagna a prostituirsi e minacciava le altre lucciole
Mer, 18/01/2012 - 10:53