Dovevano entrare in fabbrica alle 8:00 di mattina ma, per arrotondare lo stipendio, anticipavano alle 6:00 per produrre qualche camicia in più: peccato però che i prodotti, tutti marcati Bay Barb, anzichè rimanere in azienda, venivano portati fuori dalla struttura alle 7,30 e consegnati presumibilmente ad una loro complice che li rivendeva ad amici e parenti. Alle 8 in punto poi, come se nulla fosse, tornavano in azienda per marcare il cartellino e cominciare il turno. E' quanto hanno accertato gli agenti della Polizia di Stato di Spoleto – diretti dalla dottoressa Francesca Peppicelli, in collaborazione con i colleghi della squadra mobile di Terni del dottor Luca Sarcoli – che hanno così deferito all’autorità giudiziaria le sei donne, tutte residenti fra Spoleto, Castel Ritaldi e Montefalco. La denuncia era scattata qualche mese fa ad opera del titolare dell’azienda, sita nel centro commerciale di La Bruna di Castel Ritaldi, che aveva notato degli strani movimenti da parte di alcune delle proprie dipendenti, nonché una certa diminuzione, dalle scorte di magazzino, dei pregiati tessuti e relativi accessori (colletti, polsini, etichette, etc.) della nota marca di camicie. L’imprenditore, residente a Terni, si era rivolto agli uomini del dottor Sarcoli che hanno così avviato le indagini sulla piccola fabbrica dove lavorano una decina di persone, tutte donne. Per diverse settimane la struttura è rimasta nel mirino degli inquirenti che hanno pedinato le operaie le quali si erano date persino dei turni per produrre ‘in proprio’ le camicie. Una delle sei donne, quella che presumibilmente reggeva le file dell’illecita attività, si era licenziata sei mesi fa, dopo aver ricevuto il rifiuto, da parte del titolare, ad aprire a Santa Maria degli Angeli un negozio nel quale vendere le famose camicie. In casa sua gli inquirenti sono entrati ieri l’altro certi di trovare parte del materiale trafugato. E così è stato. Nell’appartamento gli agenti hanno rinvenuto camicie per un valore di 16.000 euro, anche se, stando alla stima del proprietario dell’azienda, il danno dovrebbe aggirarsi intorno ai 100.000 euro. Per le sei donne, tutte incensurate, è scattata la denuncia alla procura della repubblica di Spoleto per furto aggravato in concorso. Le altre dipendenti dell’azienda sono invece risultate estranee alla criminosa attività. (SC)
OPERAIE SPOLETINE DENUNCIATE DALLA POLIZIA PER FURTO AGGRAVATO. PHOTO
Ven, 12/10/2007 - 16:33