Una nuova situazione di tensione si sta verificando all’interno degli stabilimenti Ast, dove i lavoratori sono in sciopero per 2 giorni dopo un vertice con i dirigenti del personale. I manager aziendali, lo scorso 15 maggio, hanno comunicato ai sindacati che a maggio ci saranno lunghe fermate per carenze di ordini.
In una nota i sindacati hanno specificato che: “Sono state riconfermate anche – spiega la nota – le modalità di gestione del personale che vanno in contrasto con quanto fatto fino ad ora e che minano l’accordo sottoscritto in Dtl (direzione territoriale del lavoro, ndr). Accordo fondamentale, che garantisce anche un equilibrio sull’Organizzazione del lavoro del sito. In alcuni reparti si vieta la fruizione di ferie e par (permessi aziendali retribuiti). In altri si obbligano i lavoratori alle ferie forzate o straordinari, facendo pagare agli stessi le inefficienze aziendali. Inoltre, in modo unilaterale da questo mese l’azienda sta applicando diversamente l’accordo sulle professionalità. Ancora ad oggi, dopo continue richieste, non è stato convocato un tavolo su impiegati e quadri”.
Il consigliere comunale Paolo Crescimbeni ha prodotto un atto politico con il quale chiede al sindaco e agli assessori competenti di: “sentire le RSU e mettersi subito in contatto con l’Azienda al fine di essere ragguagliato in proposito e per portare proposte concrete idonee al superamento dell’attuale impasse.
Ritengo opportuno – conclude il consigliere – dato il particolare momento politico-istituzionale, che agli incontri partecipi una rappresentanza del Consiglio Comunale”.
Tutto ciò mentre l’azienda rende noto che è stato prodotto il primo rotolo commerciale di qualità sulla linea 6 trasferita da Torino. Si tratta di un rotolo di acciaio 304 e, secondo quanto riferito da Ast: “rappresenta il primo segnale per contestualizzare l’incremento di volumi e l’accessibilità a ulteriori mercati di nicchia”.
Quindi da una parte si diminuiscono i volumi produttivi della produzione ordinaria, dall’altra si investe su prodotti definiti dalla stessa azienda “di nicchia”.
Seguita la nota dell’azienda: “l’obiettivo è diventare interlocutore di clienti sempre più esigenti. Una sfida che Acciai Speciali Terni sta affrontando grazie a un profondo cambiamento della propria cultura aziendale: mettere al centro l’interesse del cliente, la qualità del prodotto e l’affidabilità.
Per raggiungere questo traguardo Ast ha avviato un lavoro di riorganizzazione e miglioramento delle proprie performance interne, grazie al contributo di tutti i dipendenti. Il risultato raggiunto oggi mostra i primi segnali concreti e incoraggianti”.
Una ‘carezza’ agli operai che, dopo due giorni di sciopero, non sarà troppo dolce.