Sara Minciaroni
Il dna di Riccardo Menenti è sulla scena dell'omicidio di via Ricci. Su questo ormai ci sono pochi dubbi. Le risultanze degli esami compiuti nella sede di via Tuscolana della polizia scientifica di Roma, hanno dato il loro verdetto: due macchie di sangue sulle scale della palazzina in via Ricci appartengono al padre di Valerio, l'ex fidanzato di Julia Tosti. Padre e figlio sono ormai in carcere dall' 11 di aprile quando la procura ha emesso le due ordinanze di custodia cautelare per i gravi indizi a loro carico per l'omicidio di Alessandro Polizzi ed il tentato omicidio di Julia Tosti.
La pistola. Sulla Beretta calibro 9 modello 34 addirittura il dna della vittima e del suo carnefice si sarebbero mescolati. Gli esperti anche qui avrebbero trovato tracce sia di Alessandro Polizzi che di Riccardo Menenti. E a tradire l'artigiano originario di Roma potrebbe essere stata proprio quella ferita alla fronte che la polizia aveva già descritto e fotografato la mattina seguente il delitto e che era stata spiegata come un piccolo infortunio avvenuto durante i lavori di giardinaggio.
Il riesame saltato. Oggi pomeriggio alle 15.30 avrebbe dovuto svolgersi l'udienza per il riesame richiesto dal difensore dei Menenti, l'avvocato Luca Patalini. Udienza bloccata dallo stesso legale in virtù dei nuovi elementi depositati in cancelleria dalla procura. Adesso la linea difensiva necessiterà di nuovi spunti. Non sarà evidentemente più sufficiente smontare la testimonianza della commessa del compro oro dicendo che Valerio non era mai uscito dall'ospedale nel sabato precedente il delitto. I nuovi elementi depositati dalla procura puntano adesso più che mai su Riccardo Menenti come esecutore materiale dell'omicidio.
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