L'intera città è sotto shock dopo la notizia della morte del giovane moldavo, Titov Denis, rinvenuto cadavere alle 4 di questa notte nella propria camera da letto. Ma la tragica fine del ragazzo ha evidenziato, ancora una volta, il problema della sicurezza anche nella tranquilla città del festival. Innegabile infatti che negli ultimi mesi il centro storico ha evidenziato un crescente numero di stranieri, molti dei quali senza lavoro. I Commercianti di Via dei Gesuiti, dove abitava il giovane, che a Spoleto risiedeva da almeno due anni, sono a dir poco intimoriti dalla situazione, sopratutto nelle ore serali quando si spengono le luci e si chiudono i negozi. Delia, la 'storica' fioraia dice di aver conosciuti quei tre giovani “apparentemente tranquilli. Con Titov ci salutavamo, ma solo buongiorno e buonasera. Era un bravo ragazzo”. “La situazione qui però è pesante” continua Delia “ed è inutile nascondere che abbiamo paura”. “Non ne possiamo più – aggiunge Claudia, la parrucchiera il cui negozio confina con quello di Delia – è sempre un via vai di ubriachi che danno fastidio anche ai clienti”. “Li conoscevamo di vista – affermano Elisa e Cristina, le titolari di Storm, il negozio di abbigliamento che si trova nel palazzo dove si è verificata l'aggressione – non hanno mai dato fastidio a nessuno”. “Titov mi sembrava un bravo ragazzo – dice un residente di Corso Garibaldi – ma gli altri due non mi piacevano affattio. Soprattutto quello più piccolo, quello più basso aveva comportamenti strani”. Una intervista ai commercianti andrà in onda questa sera nell'ambito di AncoraTg, alle 19.30 su UmbriaTv-943Sky (con replica alle 20.25)