Una sentenza ‘storica’ emessa dalla Grande Sezione della Corte di Giustizia Europea sulla somma del risarcimento dovuto alla famiglia di David Raggi, il giovane colpito mortalmente alla gola in pieno centro da un cittadino irregolare sul suolo italiano la sera del 12 marzo 2015.
L’8 marzo 2019 la seconda sezione del Tribunale civile di Roma aveva emesso la sentenza che condannava la Presidenza del Consiglio dei Ministri a risarcire gli eredi della famiglia di David Raggi con 7mila e 200 euro a testa (padre, madre e fratello, per un totale di poco più di 21mila euro) secondo la legge 122 del 2016 che regola l’accesso al fondo delle vittime dei reati intenzionali violenti.
Secondo la sentenza della Corte di Giustizia Europea i parametri con i quali si applicano la legge 122 “sono inadeguati fino all’irrisorio”, sentenza alla quale ora dovranno adeguarsi i giudici italiani viste le indicazioni che arrivano dall’Europa.
“La legge 122 parte – commentava nel 2016 l’allora sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo (PD) – parte da una ratio di giustizia, cioè sostenere quelle persone e quelle famiglie che sono state vittime della violenza, che hanno subito gravissimi danni sia sotto il profilo morale che economico e che magari non hanno trovato risarcimento da parte dei responsabili. Il tetto economico così esiguo, così come altre aspetti normativi legati alla tempistica dei procedimenti in corso, rendono però la legge di portata limitata. Spero che presto si arrivi a una modifica della normativa nazionale e sottolineo come invece la Regione abbia già provveduto ad erogare quanto dovuto alla famiglia Raggi”.