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Omicidio Polizzi, perito difesa “Alessandro si è sparato da solo”

Era previsto e alla fine è arrivato. Il momento che ha fatto sobbalzare in aula la famiglia di Alessandro Polizzi si è verificato oggi quando in aula la difesa ha chiamato a testimoniare un perito di parte, Mario Farnesi, esperto di balistica forense che ha spiegato quello che da tempo la difesa di Riccardo e Valerio Menenti cerca di dimostrare da tempo: ovvero che la pistola che ha ucciso Alessandro non era brandita dal padre del tatuatore ma dalla giovane vittima che si sarebbe quindi sparato da solo accidentalmente, uccidendosi . L’accusa ha fatto il suo, con un controesame agguerrito per non lasciare che l’impianto accusatorio vacillasse a fronte di tale ricostruzione. E così domanda dopo domanda il pm si è fatto largo cercando di far emergere le incompatibilità di questa nuova ricostruzione con quanto già descritto in aula dagli inquirenti e soprattuto dalla super testimone e superstite della “spedizione punitiva” che lo stesso Riccardo ha ammesso di aver compiuto quella notte di fine marzo.

Ma Menenti padre ha sempre cercato di sganciarsi dall’accusa di premeditazione e di omicidio volontario e oggi la sua difesa ha giocato il tutto per tutto.