Un po’ come il titolo della nota canzone di Ligabue: da una parte le luci delle aule dove a breve si celebrerà il processo di appello per l’omicidio di Meredith Kercher; dall’altra quella dei riflettori del film tv ispirato appunto all’assassinio della povera studentessa inglese. Tra palco e realtà.
Sembra destinata a camminare su due binari paralleli la storia dei vari protagonisti dell’efferato delitto che sconvolse il capoluogo umbro e che continua a far parlare.
Il palco… – a giorni prenderanno il via le riprese del film “The Amanda Knox Story” che vedrà fra i protagonisti Hayden Panettiere (Amanda) e probabilmente Paolo Romio (nei panni di Raffaele Sollecito), Vincent Riotta (che interpreterà il pm Mignini) e addirittura l’Pscar 2001 Marcia Gay Harden nel ruolo di Edda Mellas, la madre di amanda. Il cast si sta perfezionando in questi giorni e fra la produzione c’è molta euforia per il primo ciak
…e la realtà – intanto questa mattina 5 agenti della Questura di Perugia hanno presentato domanda di costituzione di parte civile contro la Mellas e il marito Curt Knox per diffamazione a mezzo stampa. I genitori di Amanda rilasciarono dichiarazioni pesanti nei confronti degli agenti ad un giornalista del Sunday Times: secondo i due la figlia sarebbe stata interrogata senza interprete, minacciata e malmenata. Dichiarazioni che le difese degli agenti sono pronti a demolire. Intanto la macchina mediatica, che non ha abbandonato un attimo il processo, si prepara a sbarcare a Perugia per il processo di appello che aprirà i battenti il prossimo 24 novembre. Raffaele Sollecito e Amanda Knox come si ricorderà furono condannati in primo grado a 25 e 26 anni di reclusione quali responsabili dell’omicidio di Mez