La pm Manuela Comodi e l’avvocato dell’accusa Maresca hanno ascoltato questo pomeriggio il perito della difesa di Raffaele Sollecito, Adriano Tagliabracci, il quale ha concluso che dalle prove rilevate sul luogo del delitto non è possibile concludere che gli imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito siano colpevoli di aver commesso l’omicidio. ''Il gancetto può essere stato contaminato nei 46 giorni intercorsi tra il primo e il secondo sopralluogo – ha chiosato il perito – il sospetto che il materiale su di esso possa essere contaminato è più che forte''. Il professore ha anche sostenuto che “il gancetto del reggiseno di Meredith Kercher in cui venne isolato il dna di Raffaele Sollecito non e' stato conservato per altri esami ma è stato lasciato a marcire nella soluzione di estrazione''. Nello specifico, ha anche affermato che Sollecito è stato particolarmente sfavorito dalle analisi della polizia scientifica, nonostante i due periti Stefano Conti e Carla Vecchiotti fossero stati incaricati di verificare l’attendibilità delle prove. Acceso il dibattito tra la Comodi e il perito, il quale ha ironicamente affermato che le prove indiziarie sarebbero incompatibili quanto lui stesso e il pubblico ministero. L’udienza si è conclusa intorno alle 18, per riprendere nuovamente domani in mattinata alle ore 9.
(AleChi)
Foto di Stefano Dottori
Riproduzione Riservata