È stato depositato questa mattina il ricorso al Tribunale del Riesame di Perugia per ottenere la scarcerazione dell’assassino del giovane operaio ucciso con una coltellata all’aorta addominale, il 21enne Majec Mjeshtri. Il legale difensore, avv. Massimo Proietti, sostiene la legittima difesa e ritiene che il suo assistito non rappresenti un “pericolo sociale”, così come scritto dal Gip di Terni, Natalia Giubilei, e che non ci sarebbe un reale pericolo di fuga, né di reiterazione del reato.
“Per questo – ha dichiarato Proietti a TO – chiederemo la scarcerazione e il fermo agli arresti domiciliari. Il coltellino in possesso del mio assistito è del tipo ‘svizzero’, con una lama lunga non più di quattro dita, utilizzato per rispondere all’offesa portata dal suo ‘avversario’ che invece aveva un coltello a serramanico con una lama decisamente più lunga”.
Non ci sarebbe poi pericolo di fuga, poiché, sempre secondo l’avvocato “Lo stesso ragazzo ha collaborato fin da subito con le forze delll’ordine. È stato lui a portare gli agenti della Volante e della Mobile sulla fioriera all’incrocio tra Via Piemonte e Via Eugenio Chiesa, dove nascosto il coltellino. Non esiste dunque neanche il pericolo di un possibile inquinamento delle prove a suo carico”.
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